Domani, presso il Tribunale di Tempio Pausania, si terrà l’audizione di una delle due presunte vittime di violenza sessuale di gruppo avvenuta nel luglio 2019 in un residence in Costa Smeralda. Quattro giovani, tra cui Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, sono imputati di violenza sessuale di gruppo. I ragazzi, che presumibilmente non saranno presenti in aula, hanno sempre sostenuto che i rapporti con una delle due giovani fossero consenzienti. Tuttavia, secondo la Procura, rappresentata dal procuratore Gregorio Capasso, vi sono prove della violenza. Le due presunte vittime sono una ragazza che sarà ascoltata domani e sabato, e un’amica italo-norvegese, che sarà ascoltata in udienze successive.
Le accuse contro i quattro imputati riguardano la ragazza italo-norvegese: sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel bagno, afferrata per la testa e costretta a bere mezza bottiglia di vodka, e costretta ad avere rapporti sessuali di gruppo. La Procura di Tempio Pausania ha sollevato numerose accuse di violenza sessuale nei confronti dei quattro ragazzi di Genova. Le pagine degli atti accusatori raccontano gli orrori subiti dalla studentessa italo-norvegese, all’epoca dei fatti diciannovenne. Le indagini sono state chiuse due volte.
Secondo l’accusa, non si tratta di “sesso consenziente”, come afferma la difesa, bensì di “violenza sessuale di gruppo”. Durante il sonno della ragazza, i tre giovani avrebbero scattato foto a lei in pose oscene. Durante gli interrogatori, gli imputati hanno descritto tali azioni come “uno scherzo” e “un gioco”, giustificando così i video e le foto offensive accanto alla ragazza addormentata. In tribunale, la ragazza è rappresentata dall’avvocato di parte civile Vinicio Nardo. L’avvocata Giulia Bongiorno, legale della vittima italo-norvegese, sarà presente domani.
Il figlio del fondatore del M5S ha affermato che si è trattato di una “stupidaggine” a cui non avrebbe mai partecipato volontariamente, definendo gli scatti come un “brutto scherzo” privo di intenti sessuali. Anche gli altri imputati hanno cercato di spiegare il loro ruolo riguardante le foto offensive scattate accanto alla ragazza addormentata. Tuttavia, il quarto ragazzo della compagnia, Francesco Corsiglia, non è coinvolto in questa accusa, in quanto, secondo le testimonianze, era addormentato. A tutti e quattro è invece contestata l’accusa più grave, ovvero la violenza sessuale raccontata dall’altra ragazza ospite nella loro casa in Sardegna il 17 luglio 2019.