Caserta lancia un nuovo corso per diventare casari: il progetto formativo per la mozzarella di bufala

A Caserta, dal 5 novembre, parte un corso per aspiranti casari organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, con 20 posti disponibili e 250 ore di formazione.
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A partire dal 5 novembre, a Caserta, si svolgerà una nuova edizione del corso per aspiranti casari, organizzato dalla Scuola di Formazione del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Questo percorso formativo, fortemente riconosciuto dalla Regione Campania, offre ai partecipanti l’opportunità di ottenere la qualifica di “Addetto alle lavorazioni lattiero-casearie”, con sole 20 disponibilità per garantire un’istruzione di alta qualità. L’iniziativa si propone di rispondere alle esigenze di una filiera in costante evoluzione, rappresentando un importante trampolino di lancio per chi desidera lavorare in questo settore.

Dettagli del corso per casari

Il corso, che si configura come un’opportunità di specializzazione nel settore caseario, prevede un totale di 250 ore di formazione. Le lezioni saranno articolate in diverse fasi: in primo luogo, gli studenti affronteranno un’intensa parte teorica, seguita da sessioni pratiche in laboratorio e, infine, un periodo di stage presso caseifici operanti nel settore della Mozzarella di Bufala Campana Dop. La struttura del corso è pensata per fornire agli allievi le competenze necessarie a gestire l’intero processo produttivo, dalla materia prima fino al confezionamento del prodotto finito.

Durante il percorso formativo, gli studenti approfondiranno nozioni di chimica e fisica legate alle lavorazioni lattiero-casearie, imparando a gestire la cagliata e a conoscere i complessi processi di filatura e formatura. Il ruolo dell’addetto alle lavorazioni lattiero-casearie è cruciale, in quanto comprende la supervisione e la gestione dell’intero ciclo produttivo. Al termine del corso, sarà previsto un esame finale di idoneità, fondamentale per certificare le competenze acquisite.

Opportunità lavorative nel settore caseario

L’iniziativa ha già dimostrato la sua efficacia in passato: ben 9 allievi su 10 che hanno frequentato il corso nel passato hanno trovato occupazione nel settore lattiero-caseario. Questo è un dato significativo che evidenzia le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro che il corso offre ai partecipanti. Il valore aggiunto dell’esperienza formativa proposta dal Consorzio di Tutela risiede, oltre alla preparazione tecnica, anche nella possibilità di entrare in contatto diretto con i professionisti del settore. Gli studenti potranno usufruire delle migliori risorse disponibili e, al termine del percorso, entreranno a far parte di un albo professionale consultabile dalle aziende in cerca di nuove figure.

La sinergia tra formazione e esperienza pratica è uno degli elementi distintivi che caratterizza questo corso, il quale non solo trasmette competenze pratiche e teoriche, ma contribuisce anche alla creazione di una rete professionale di rilevante importanza per coloro che desiderano intraprendere una carriera nel mondo della mozzarella di bufala campana Dop.

L’impegno del consorzio per la formazione dei giovani

Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, ha espresso la volontà di garantire un futuro solido a questa filiera attraverso la formazione dei giovani talenti. Secondo Raimondo, la formazione è essenziale per affrontare le sfide contemporanee del settore lattiero-caseario. Puntare su un binomio vincente come il rapporto tra giovani e formazione è ritenuto fondamentale per poter continuare a trasmettere una tradizione millenaria, contemporaneamente innovandola e adattandola alle nuove esigenze del mercato.

Il Consorzio, mediante l’organizzazione di questo corso, si propone non solo di formare nuove figure professionali, ma anche di rivitalizzare un patrimonio culturale e gastronomico che rappresenta un’eccellenza del territorio campano. Investire nella formazione non significa solo preparare addetti efficienti, ma anche tutelare e promuovere un prodotto che è simbolo di qualità, tradizione e valorizzazione del territorio.