Napoli, 18 gennaio – Una inchiesta condotta dalla Digos ha portato all’emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti di tre esponenti napoletani di CasaPound, mentre un quarto ha ricevuto un divieto di dimora. Queste misure sono il risultato delle indagini sull’aggressione avvenuta a Napoli nell’ottobre 2023, in cui un fotografo è stato brutalmente attaccato per indossare una spilla antifascista.
Coinvolgimento di cinque individui di CasaPound
Dalle indagini è emerso che quattro degli indagati erano presenti alla commemorazione di Acca Larentia avvenuta il 7 gennaio, dove centinaia di persone hanno compiuto il saluto fascista per ricordare la morte di giovani del Fronte della Gioventù avvenuta 46 anni fa. Un quinto individuo del gruppo di estrema destra è indagato per concorso in reato.
Il Ricordo dell’aggressione di Ottobre
L’aggressione in questione è avvenuta ad ottobre, quando la vittima, un uomo di 44 anni, è stata immobilizzata, minacciata con un coltello e picchiata per rubargli il giubbotto, poiché indossava una spilla antifascista. Le indagini della Digos hanno permesso di identificare gli indagati attraverso l’analisi delle telecamere di videosorveglianza.
Provvedimenti di perquisizione
In seguito ai provvedimenti emessi, sono state perquisite le abitazioni dei quattro indagati e di un altro soggetto affiliato a CasaPound, anch’esso coinvolto nelle indagini. La Procura ha emesso un decreto di perquisizione per la sede napoletana di CasaPound, alla ricerca di tracce pertinenti ai reati, compresi quelli di tipo informatico.
Contestazioni e reati contestati
La Digos e il pm Fabrizio Vanorio contestano ai cinque indagati i reati di rapina e lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e la ricettazione. La vicenda, che ha suscitato una reazione da parte di diverse forze politiche, è stata oggetto di un sit-in di solidarietà con la vittima alcuni giorni dopo l’aggressione.
La situazione rimane in evoluzione, e ulteriori sviluppi sono attesi man mano che le indagini proseguono.