L’Ersu di Cagliari ha introdotto un nuovo servizio chiamato “Alias” per gli studenti transgender che non si identificano con il genere assegnato alla nascita. Questo servizio consente loro di utilizzare la propria identità di genere nei luoghi di istruzione. Sebbene già adottato in diverse scuole e università, questa è la prima volta che viene attivato in Italia da un ente per il diritto allo studio.
L’Ersu di Cagliari ha risposto alle richieste degli studenti transgender introducendo il servizio “Alias”. Fino ad ora, circa venti studenti hanno fatto richiesta, ma si prevede che il numero aumenterà nelle prossime settimane. Questo servizio è considerato fondamentale per esprimere e costruire l’identità individuale e sociale durante il periodo di transizione.
Il servizio “Alias” prevede una procedura amministrativa che consente agli studenti transgender di modificare il loro nome nei registri e negli atti interni dell’Ersu di Cagliari. Questa modifica avviene sulla base di un accordo di riservatezza tra l’ente e l’utenza. È necessario compilare un modulo e inviarlo al referente del servizio, garantendo la massima riservatezza.
Nonostante la modifica del nome nei registri interni, gli studenti transgender mantengono l’identità assegnata alla nascita nei documenti ufficiali fino al completamento della transizione e al rinnovo della carta d’identità. Tuttavia, per tutte le procedure esterne, come i servizi di ristorazione e alloggio, verrà utilizzato il nome scelto dagli studenti, che rappresenta la loro nuova identità di genere.
Il servizio “Alias” sarà attivo sul sito web dell’Ersu di Cagliari a partire da oggi. Gli studenti transgender potranno presentare la richiesta compilando un modulo apposito e inviandolo al referente del servizio. Questo processo garantirà la massima riservatezza e privacy durante la procedura.
L’introduzione del servizio “Alias” da parte dell’Ersu di Cagliari rappresenta un passo importante verso una maggiore inclusione degli studenti transgender nel contesto educativo. Questo servizio offre loro la possibilità di vivere il periodo di transizione in modo sereno e di essere riconosciuti nella loro vera identità di genere.