Carolina Marconi, vittoriosa sulla malattia ma respinta nell’adozione e nel prestito.

Carolina Marconi, attrice venezuelana di 45 anni e concorrente del Grande Fratello, ha espresso la sua amarezza riguardo ai limiti che i guariti da tumore devono affrontare nella vita quotidiana. Nonostante la gioia di essere stata dichiarata guarita, Carolina si scontra con le difficoltà economiche e burocratiche, come ad esempio l’adozione di un figlio o l’ottenimento di un prestito per un negozio. L’Inps, infatti, toglie il sussidio legato alla malattia, considerando i guariti come persone sane. Questa situazione è particolarmente ingiusta, poiché i diritti delle persone guarite non sono gli stessi di chi non ha mai affrontato una malattia.

Le conseguenze sociali della guarigione

Carolina Marconi ha condiviso la sua esperienza di lotta contro il tumore al seno sui social, diventando un punto di riferimento per molte pazienti. Nonostante la vittoria sulla malattia, le conseguenze sociali rimangono. Ad esempio, Carolina ha scoperto che adottare un bambino sarà un’impresa difficile, poiché gli ex malati sono gli ultimi nella lista di attesa. Anche l’approvazione della legge sull’oblio oncologico non migliorerà la situazione, poiché la regola dei 10 anni di attesa dopo la conclusione delle cure rende difficile l’accesso all’adozione.

La necessità di usufruire dei propri diritti

Carolina Marconi sottolinea l’importanza di poter usufruire dei propri diritti dopo la guarigione. La legge sull’oblio oncologico è un passo avanti, ma non basta. Ad esempio, per ottenere un mutuo per una casa, bisogna aspettare 10 anni dopo la conclusione delle cure, il che può essere un ostacolo per le persone che hanno già superato i 45 anni. Carolina chiede che si dia la possibilità di usufruire dei diritti quando sono utili, senza dover attendere un tempo così lungo.

La necessità di un’assicurazione sanitaria

Carolina Marconi evidenzia la difficoltà di ottenere un’assicurazione sanitaria per i guariti da tumore. Nonostante possano avere bisogno di cure come il dentista, non vengono considerati idonei per una polizza. Tuttavia, i guariti da tumore sono sottoposti a controlli e screening più frequenti rispetto agli altri, e la loro salute è continuamente monitorata. Pertanto, è importante che venga loro garantita un’assicurazione che li protegga e che possano accedere a un mutuo per avere una casa.

La volontà di riprendere in mano la propria vita

Carolina Marconi conclude affermando che i guariti da tumore in Italia, che sono un milione, sono stanchi di aspettare. Nonostante abbiano superato la malattia, la loro vita è ancora limitata da restrizioni e discriminazioni. Hanno bisogno di riprendere in mano la propria vita e di poter usufruire dei propri diritti come tutti gli altri. La guarigione non dovrebbe essere un ostacolo, ma un punto di partenza per una vita piena e soddisfacente.

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