Carlo Nordio difende la sua posizione sul caso Almasri: “Accuse simili a un’inquisizione moderna”

Acceso dibattito alla Camera dei Deputati

Oggi, 26 marzo 2025 , la Camera dei Deputati è al centro di un acceso dibattito, innescato dalla mozione di sfiducia presentata da un ampio schieramento di partiti, tra cui il Partito Democratico , il Movimento 5 Stelle , Alleanza Verdi e Sinistra , Italia Viva e +Europa , nei confronti del ministro della Giustizia , Carlo Nordio . La controversa vicenda legata a Almasri è al centro delle polemiche, suscitando interrogativi e tensioni politiche.

La difesa di Carlo Nordio

Durante il suo intervento, Nordio ha difeso con vigore la sua posizione, chiarendo che il suo ruolo non si limita a quello di un semplice “passacarte” . Ha affermato: “Il ministro della Giustizia deve attivare un’attività istruttoria o pre-istruttoria, interagendo con vari organi di governo e non”. Ha messo in evidenza come gli atti provenienti dalla Corte penale internazionale presentassero “dubbi e inesattezze” . Secondo Nordio , la Corte ha commesso un errore, modificando il testo del provvedimento solo sei giorni dopo la sua emissione, cambiando un elemento strutturale del reato, ovvero il tempo del reato commesso .

Critiche e tono degli attacchi

Il ministro ha espresso la sua perplessità riguardo al tono degli attacchi ricevuti, che avrebbero dovuto essere affrontati in un contesto di “dialettica urbana e civile” . Tuttavia, ha osservato che il linguaggio utilizzato è spesso esasperato, con accuse che suonano come “offensive o antipatiche” , come quella di voler favorire la mafia o la delinquenza organizzata .

Un sospetto inquietante

Nordio ha sollevato un sospetto inquietante, affermando: “Ho il timore che questi attacchi, provenienti da diverse direzioni e con modalità anche poco eleganti, possano essere parte di un attacco programmato per ostacolare quella che consideriamo la madre di tutte le riforme: la separazione delle carriere e il sorteggio nel Consiglio Superiore della Magistratura .”

Determinazione e impegno riformista

Con fermezza, il ministro ha ribadito la sua determinazione: “Qualunque sia la natura degli attacchi – giudiziari, politici o mediatici – noi non vacilleremo. La riforma andrà avanti e, più saranno violenti e impropri gli attacchi, più noi saremo forti e determinati.” Un messaggio chiaro, che riflette la volontà di Nordio di non piegarsi di fronte alle pressioni e di proseguire nel suo impegno riformista.