Tornano i cartelli con i prezzi dei carburanti: il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar del Lazio
Il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere l’esecuzione della sentenza del Tar del Lazio che aveva annullato il decreto ministeriale sull’obbligo di esposizione dei prezzi medi dei carburanti da parte dei benzinai. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta di sospensione presentata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha ritenuto necessario un ulteriore esame della questione. L’udienza pubblica per la discussione è stata fissata per l’8 febbraio 2024.
Il ricorso accolto dal Tar
Il Tar aveva accolto il ricorso presentato da Fe.Gi.Ca. – Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini, F.I.G.I.S.C. – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti e da alcuni esercenti. I ricorrenti sostenevano che il decreto contestato imponeva obblighi sproporzionati e ingiustamente afflittivi, creando una disparità di trattamento tra i distributori di carburante e altri soggetti economici. Inoltre, secondo i ricorrenti, il decreto prevedeva sanzioni eccessive.
La sentenza del Tar e l’appello del ministero
Il Tar, dopo aver analizzato il quadro normativo di riferimento, ha ritenuto che il decreto impugnato avesse le caratteristiche di una fonte normativa e che la sua adozione avesse violato le norme procedurali. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha immediatamente presentato un appello al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione degli effetti della sentenza del Tar. Il ministero ha sottolineato che la decisione del Tar riguardava questioni procedurali e non metteva in discussione l’obbligo di esposizione dei prezzi previsto dalla legge.
In conclusione, il Consiglio di Stato ha sospeso l’esecuzione della sentenza del Tar del Lazio, permettendo così il ritorno dei cartelli con i prezzi dei carburanti. La questione sarà nuovamente esaminata durante l’udienza pubblica del 8 febbraio 2024.