Le donne e la violenza: il grido di dolore che non può essere ignorato
Il prefetto Vittorio Rizzi, vice Capo della Polizia, si è espresso riguardo alla recente ondata di indignazione e rabbia delle donne in risposta ad un post della Polizia di Stato su Instagram. Il post conteneva i versi strazianti della poetessa Cristina Torres Caceres, citati anche da Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin, una vittima di violenza domestica. Rizzi ha sottolineato che il rumore del dolore delle donne non può essere ignorato e che la Polizia si farà carico di affrontare eventuali situazioni in cui l’intervento non sia stato adeguato.
Il prefetto ha anche sottolineato l’importanza della formazione nella lotta contro la violenza di genere. Le 17 Scuole di polizia per dirigenti e funzionari affrontano il tema della violenza di genere in tutti i moduli didattici, e da oltre tredici anni esiste un Osservatorio contro tutte le forme di discriminazione. Rizzi stesso si impegna a spiegare in giro per l’Italia perché la Convenzione di Istanbul identifica la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani. Secondo Rizzi, è necessario non solo prevenire e reprimere la violenza, ma anche promuovere una cultura che la contrasti.
Il dolore delle donne e la responsabilità delle forze dell’ordine
Il post della Polizia di Stato su Instagram, contenente i versi di Cristina Torres Caceres, ha scatenato una forte reazione da parte delle donne, che hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia. Il prefetto Vittorio Rizzi ha sottolineato che il rumore del dolore delle donne non può essere ignorato e che la Polizia si farà carico di eventuali situazioni in cui l’intervento non sia stato adeguato. Rizzi ha anche spiegato che quando le persone si arrabbiano, si arrabbiano con l’istituzione e con chi rappresenta il Paese, che dovrebbe evitare queste tragedie.
Rizzi ha sottolineato l’importanza della formazione nella lotta contro la violenza di genere. Le Scuole di polizia per dirigenti e funzionari affrontano il tema della violenza di genere in tutti i moduli didattici, e da oltre tredici anni esiste un Osservatorio contro tutte le forme di discriminazione. Rizzi stesso si impegna a spiegare in giro per l’Italia perché la Convenzione di Istanbul identifica la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani. Secondo Rizzi, è necessario non solo prevenire e reprimere la violenza, ma anche promuovere una cultura che la contrasti.
La necessità di una cultura che contrasti la violenza di genere
Il prefetto Vittorio Rizzi, vice Capo della Polizia, ha sottolineato l’importanza di una cultura che contrasti la violenza di genere. In risposta al dolore e alla rabbia delle donne, espresse in seguito ad un post della Polizia di Stato su Instagram, Rizzi ha affermato che il rumore del dolore delle donne non può essere ignorato e che la Polizia si farà carico di eventuali situazioni in cui l’intervento non sia stato adeguato.
Rizzi ha evidenziato l’impegno della Polizia nella formazione contro la violenza di genere. Le Scuole di polizia per dirigenti e funzionari affrontano il tema della violenza di genere in tutti i moduli didattici, e da oltre tredici anni esiste un Osservatorio contro tutte le forme di discriminazione. Rizzi stesso si impegna a spiegare in giro per l’Italia perché la Convenzione di Istanbul identifica la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani. Secondo Rizzi, è necessario non solo prevenire e reprimere la violenza, ma anche promuovere una cultura che la contrasti.