Calo traffico: meno rifiuti, più auto a Milano e Torino

Vent’anni fa, la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani in Italia era solo del 15,8%, lontana dall’obiettivo del 35% previsto dalla legge. Solo sei città avevano raggiunto questo obiettivo. Negli anni, la percentuale media è cresciuta fino al 62,7%, superando l’obiettivo del 65% fissato per il 2012 da 57 città. Tuttavia, cinque capoluoghi non hanno ancora raggiunto la soglia del 35% prevista per il 2006.

Il cambiamento nel consumo di acqua

Anche il consumo medio domestico di acqua è cambiato notevolmente nel corso degli anni. Nel 1994, la media dei consumi era di 390,6 litri al giorno per abitante. Oggi, invece, si è ridotta a 151 litri al giorno. Solo otto comuni hanno consumi superiori a 200 litri al giorno per abitante.

Riduzione delle perdite idriche

Nel 1996, l’indicatore delle perdite idriche variava tra il 10% e il 30%, con una media italiana del 23,5%. Al Sud, nonostante la carenza idrica, si sprecava oltre il 31% dell’acqua disponibile. Nel 2022, solo 23 capoluoghi hanno perdite superiori al 50%, e la quantità media di acqua dispersa si attesta al 36,2%.

In conclusione, l’Italia ha compiuto progressi significativi nella raccolta differenziata, nel consumo di acqua e nella riduzione delle perdite idriche. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla legge e per garantire un uso sostenibile delle risorse idriche.

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