Durante la pausa per le nazionali, Festy Ebosele ha rivelato alla stampa irlandese che da quando Luca Gotti è stato sostituito da Igor Tudor, la squadra si è trasformata. “Con Sottil c’era una barriera linguistica, ora invece ci sentiamo più a nostro agio, ci capiamo e siamo in crescita. Sottil non parlava l’inglese, quindi c’era una barriera con molti calciatori”, ha dichiarato il difensore dell’Udinese. Questa confessione offre una spiegazione parziale alla trasformazione della squadra sotto la guida di Tudor.
Una rapida occhiata alla rosa dell’Udinese rivela che su 35 giocatori, solo 4 sono italiani. Tra questi, solo Silvestri è un titolare fisso, con Padelli come suo fedele sostituto. Gli altri due italiani sono gli attaccanti Lucca e Pafundi, che hanno avuto meno spazio in campo da quando Tudor ha preso il comando. La squadra è composta da giocatori provenienti da una ventina di diverse nazionalità, creando una vera e propria torre di Babele di lingue. L’unico linguaggio comune è l’inglese, che tutti i giocatori stanno cercando di imparare attraverso corsi intensivi. Inoltre, ci sono anche molti giocatori che parlano spagnolo, portoghese e francese.
Per la prossima partita contro la Roma, Tudor potrà contare sul ritorno di Masina dopo un lungo infortunio e su Kabasele, che ha scontato la squalifica. Tuttavia, le rotazioni in attacco saranno limitate, anche se Davis sembra essere quasi pronto per il suo debutto in Serie A. Sarà interessante vedere come l’Udinese affronterà questa sfida contro una delle squadre più forti del campionato.
Articolo originale pubblicato da ANSA