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Calcio: Azzurri – Bonaventura, Meno Pressione e Più Mente Libera: Un Approfondimento sulle Performance del Giocatore e il Suo Approccio Mentale

Italian player Giacomo Bonaventura before a training session of the Italian national soccer team at the Coverciano traning centre near Florence, Italy, 14 November 2023. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Bonaventura: “Dobbiamo partire forte contro la Macedonia”

Il centrocampista italiano Jack Bonaventura ha parlato della sfida imminente contro la Macedonia e dell’importanza di iniziare con il piede giusto. Durante un’intervista a Raisport dal ritiro di Coverciano, Bonaventura ha sottolineato l’importanza di sfruttare le qualità della squadra per dare subito un segnale vincente. Tuttavia, ha anche avvertito che non sarà una passeggiata, poiché l’Italia è obbligata a vincere entrambe le partite di qualificazione per l’Europeo.

Il centrocampista azzurro ha spiegato che la squadra si sta preparando al meglio, lavorando a stretto contatto con il ct e analizzando i filmati delle partite precedenti per capire come affrontare al meglio la Macedonia e l’Ucraina. Bonaventura ha anche rivelato che hanno rivisto la partita persa contro l’Inghilterra, con l’allenatore Spalletti che ha mostrato loro cosa hanno fatto bene e cosa no. In particolare, la squadra sta lavorando sull’aggressività nei confronti degli avversari una volta persa la palla, un aspetto su cui il ct sta puntando molto.

Il centrocampista ha sottolineato l’importanza di giocare stretti e compatti per difendere bene e cercare di recuperare subito la palla per passare all’attacco. Nonostante la pressione, Bonaventura ha affermato che la squadra non deve caricarsi di troppi pensieri e paure, ma deve prendere decisioni giuste e rapide in campo, cosa che può fare solo se sono liberi mentalmente.

Infine, Bonaventura ha parlato della sua esperienza alla Fiorentina, sottolineando che quando si gode della fiducia totale dell’allenatore e della società, tutto diventa più facile. Ha ammesso di non essersi espresso ai livelli attuali durante il suo ultimo periodo al Milan, ma ha attribuito la colpa anche a se stesso. Ha concluso dicendo che forse è maturato un po’ più tardi rispetto al solito, ma è soddisfatto della sua crescita e della stabilità che ha trovato giocando con l’allenatore Italiano per tre anni.