Caivano: la messa di Natale non celebrata per garantire la sicurezza in un clima di tensione

Il Natale 2022 a Caivano segna la prima assenza della messa di mezzanotte, una scelta motivata da preoccupazioni di sicurezza e tensioni sociali, evidenziando le sfide della comunità.
Caivano: la messa di Natale non celebrata per garantire la sicurezza in un clima di tensione - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Nel Natale 2022, la chiesa del Parco Verde di Caivano ha vissuto un evento inusuale: per la prima volta non si è celebrata la tradizionale messa di mezzanotte. Una decisione complessa, motivata da preoccupazioni di sicurezza, come ha spiegato Don Maurizio Patriciello al quotidiano Avvenire. Questa scelta si inserisce in un contesto di crescente inquietudine nella comunità, alimentata da recenti sgomberi delle abitazioni occupate abusivamente dalla camorra. Il clima di tensione ha avuto un impatto rilevante sulla vita della parrocchia, con una drastica diminuzione della partecipazione dei fedeli.

il motivo della scelta di don maurizio patriciello

Parlando al quotidiano Avvenire, Don Maurizio Patriciello ha esposto le ragioni dietro la decisione di non celebrare la messa di mezzanotte. L’interesse primario del parroco è tutelare la comunità. “Ci sarebbe potuto essere qualche incidente. Voglio che nessuno si faccia male,” ha sottolineato, evidenziando la sua responsabilità di prete. Gli ultimi eventi, caratterizzati da tensioni sociali e conflitti, hanno reso difficile garantire un’atmosfera serena per la celebrazione. Don Patriciello ha anche segnalato come la frequenza in chiesa sia “più che dimezzata,” un dato preoccupante che parla della crisi che sta attraversando la comunità.

Il rammarico maggiore risiede nel fatto che molti bambini, un tempo presenti in oratorio e catechismo, non vengono più inviati dai propri genitori. Quest’assenza non è solo una perdita di opportunità per la crescita spirituale dei più piccoli, ma riflette anche una fase di grande difficoltà e una crisi di fiducia che colpisce le famiglie di Caivano. La sinergia tra comunità e istituzioni diventa cruciale in un momento del genere, dove le celebrazioni dovrebbero rappresentare un momento di unione e gioia.

le reazioni istituzionali e il ruolo del prefetto

La mancata celebrazione della messa di vigilia ha suscitato reazioni significative anche a livello istituzionale. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha commentato l’accaduto definendo la situazione di Caivano come fonte di smarrimento, ma allo stesso tempo ha evidenziato come questa scelta abbia anche innescato un moto di solidarietà intorno a Don Patriciello. Il suo osservatorio sottolinea l’importanza di garantire un futuro dignitoso alle comunità che lottano contro fenomeni di illegalità e di difficoltà sociale.

“È il momento in cui la distinzione tra il bene e il male chiama tutti a una più incisiva responsabilità e determinazione,” ha dichiarato Di Bari, lanciando un appello all’impegno collettivo per affrontare la questione camorristica. L’intenzione è quella di mettere al centro dell’attenzione le necessità della popolazione, aumentando la presenza delle istituzioni nel territorio e offrendo sicurezza e sostegno a chi vive momenti di crisi. Il suo messaggio di incoraggiamento verso Don Patriciello dimostra come le istituzioni siano pronte a raccogliere la sfida per il benessere della comunità.

un natale diverso per la comunità di caivano

Per i cittadini di Caivano, il Natale di quest’anno ha rappresentato un momento di riflessione profonda rispetto alle incertezze quotidiane e alle lotte interiori. La decisione di non celebrare la messa di mezzanotte non è solo una questione religiosa, ma emblematicamente mette in luce le sfide che la comunità affronta. Mentre le famiglie si trovano a dover fare i conti con la paura e l’insicurezza, si avverte un’esigenza collettiva di trovare nuove forme di coesione e supporto.

Il malessere che percorre la comunità può risultare demoledore, ma offre anche l’opportunità di riunire forze e risorse in un rinnovato impegno civile e sociale. È fondamentale che le voci dei cittadini, unite a quelle delle istituzioni, si facciano sentire per costruire un futuro migliore. La speranza è che, superata questa fase di crisi, la comunità riprenda la sua vita normale e possa tornare a celebrare con serenità e gioia le tradizioni, ritrovando così il senso di appartenenza e unità.

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