Cà Rugate, la nota cantina situata a Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, ha brillato al concorso mondiale des Vins Extrêmes, che ha recentemente celebrato la sua 32esima edizione. Questo evento, organizzato dal Cervim, ha visto la partecipazione di produttori da tutto il mondo, ma la cantina veronese ha saputo distinguersi conquistando ben sei medaglie d’oro. Il riconoscimento è un chiaro segno dell’eccellenza dei suoi vini, tutti caratterizzati da un’attenzione particolare per le viticolture eroiche e per l’utilizzo di vitigni autoctoni.
Al Mondial des Vins Extrêmes, Cà Rugate ha ottenuto medaglie d’oro con sei dei suoi prestigiosi vini. Tra questi figurano il La Perlara 2020 – un Recioto di Soave, l’Eremita 2020 – un Recioto della Valpolicella e il Punta 470 2020 – un Amarone della Valpolicella. Inoltre, anche il Amedeo 2018, una riserva di Lessini Durello, ha ricevuto il massimo riconoscimento, così come il Corte Durlo 2010, Igt Veneto Bianco Passito, e il Vermouth di Amarone della Valpolicella. Questi vini rappresentano la varietà e la complessità della produzione vitivinicola dell’azienda, che da anni si distingue nel panorama enologico italiano.
La manifestazione, patrocinata dall’Oiv , ha come obiettivo quello di valorizzare e tutelare le produzioni vitivinicole provenienti da zone difficili, dove la viticoltura eroica è una sfida quotidiana. I vini premiati da Cà Rugate non solo offrono un momento di celebrazione per la cantina, ma evidenziano anche l’impegno nella preservazione di piccole aree vitivinicole e nella valorizzazione di vitigni autoctoni.
Il concorso mondiale des Vins Extrêmes è l’unico evento di questo tipo dedicato specificamente alla premiazione di vini prodotti in zone difficili e caratterizzate da viticoltura eroica. Creata nel 1987, l’organizzazione Cervim lavora incessantemente per promuovere e valorizzare i vini provenienti da ambienti di coltivazione difficili, dove gli agricoltori si confrontano con sfide uniche. Questo concorso non solo incoraggia i produttori a mantenere standard qualitativi elevati, ma pone anche l’accento sulla ricchezza e la diversità dei vini da aree spesso meno conosciute.
La 32esima edizione ha visto la partecipazione di un numero record di etichette, evidenziando l’interesse crescente attorno alla viticoltura estrema. Il concorso svolge un ruolo cruciale nel portare alla ribalta le storie di produttori che dedicano la loro vita a pratiche agricole sostenibili e a comunicare l’identità culturale delle loro regioni attraverso i vini che producono.
Michele Tessari, enologo di Cà Rugate, ha espresso la sua soddisfazione per il riconoscimento ricevuto. Sottolinea come la cantina veronese sia l’unica azienda italiana a ricevere sei medaglie d’oro in diverse denominazioni. Questo risultato rappresenta non solo un traguardo personale per Tessari, ma anche una testimonianza dell’identità qualitativa che la cantina è riuscita a costruire nel tempo.
Tessari ha anche evidenziato l’importanza della viticoltura eroica, esprimendo il suo orgoglio nel contribuire alla salvaguardia delle pratiche vitivinicole tradizionali in aree che spesso affrontano difficoltà estreme. La filosofia di Cà Rugate si basa sul rispetto per l’ambiente e sulle tecniche di produzione sostenibili, permettendo alla cantina di ottenere vini di alta qualità che raccontano le storie delle terre da cui provengono.
Con un impegno costante nella ricerca dell’eccellenza, Cà Rugate non solo rappresenta un fieri esempio di innovazione e tradizione, ma rimane anche un attore chiave nel panorama vitivinicolo italiano.
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