L’incidente avvenuto a Mestre, in cui un pullman è precipitato da un cavalcavia, ha portato l’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, a difendersi da chi critica le barriere di protezione lungo la rampa. Boraso afferma che il progetto del cavalcavia è stato ereditato dalla Stato e suggerisce di chiedere spiegazioni al ministero riguardo a come è stato realizzato. Inoltre, precisa che il varco di un metro e cinquanta nel guardrail è stato creato per permettere l’accesso per la manutenzione e la sicurezza. L’assessore si chiede perché non ci siano segni di frenata e controsterzata dopo che il pullman ha strisciato lungo il guardrail per decine di metri. Boraso invita a lasciare che le indagini della procura svelino la verità e difende il lavoro serio dei tecnici del Comune. Finora, la procura non ha acquisito documenti dal Comune, ma Boraso assicura che i loro uffici sono a disposizione per qualsiasi informazione. L’assessore sottolinea che la priorità è garantire la sicurezza dei cittadini e si dice pronto a tutelarsi legalmente contro diffamazioni.