Bullismo: Red Canzian ricorda ‘Pierre’ e sottolinea il ruolo pionieristico dei Pooh nella lotta per i diritti LGBTQ+

Red Canzian, membro storico dei Pooh, ha rievocato la genesi del brano “Pierre” in un’intervista alla AdnKronos. Il testo della canzone affronta il tema dell’omosessualità e rappresentò un’importante pietra miliare per la band. Secondo Canzian, il brano fu un’idea di Valerio Negrini, fondatore e principale paroliere del gruppo, che desiderava affrontare temi sociali attraverso una melodia dolce e narrativa. La canzone fu accolta positivamente dai fan e anche da coloro che non erano particolarmente affezionati alla band, dimostrando un coinvolgimento emotivo nei confronti di un argomento così sensibile.

L’accoglienza del brano e il suo significato

Per Red Canzian, era fondamentale trattare con rispetto ciò che all’epoca veniva considerato come “diversità” e che rappresentava un tabù. Inserire un tema come l’omosessualità in una canzone era considerato un gesto audace. Tuttavia, molti potrebbero non aver compreso appieno il significato del testo, limitandosi ad apprezzare la coinvolgente melodia. Nonostante ciò, il brano non subì mai boicottaggi né in televisione né in radio. In generale, il mondo artistico e musicale si è sempre dimostrato aperto a temi simili, almeno a partire dagli anni ’60.

Povia riflette sulla vicenda del ragazzo gay bullizzato

Povia, autore del brano “Luca era gay”, ha commentato il tragico episodio del ragazzo gay bullizzato a Palermo e successivamente suicidatosi. Secondo il cantante, il gesto estremo non può essere attribuito esclusivamente al bullismo, ma bisogna analizzare più a fondo l’animo di un adolescente di 13 anni. Povia critica anche la tendenza a semplificare il dibattito, riducendo tutto all’equazione “bullismo = gesto estremo”. Il cantante sottolinea che prima di combattere il bullismo tra i giovani, è necessario affrontare il bullismo tra gli adulti, che si manifesta in vari ambiti come la televisione, la politica e la musica. Povia sostiene che una società basata sulla confusione non può generare tranquillità e speranza nelle nuove generazioni.