Il nuovo piano industriale di Bper, intitolato “B:Dynamic Full Value 2027”, preannuncia un utile netto cumulato di 4,3 miliardi di euro nel periodo 2025-2027. Tra i punti salienti del piano vi sono un dividendo cash cumulato di 3,2 miliardi e un Rote che supererà il 16% nel 2027. I ricavi totali dovrebbero raggiungere 5,5 miliardi nel 2027, grazie a un incremento degli impieghi e delle commissioni previste. In questa analisi, esamineremo nel dettaglio le proiezioni economiche e strategiche delineate nel recente piano di Bper.
Proiezioni di utile netto e dividendi
Bper si prefigge di raggiungere un utile netto cumulato pari a 4,3 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, con un obiettivo annuale di 1,5 miliardi di euro entro il 2027. Questo risultato è il frutto di una strategia che punta a massimizzare la redditività attraverso una gestione efficiente delle risorse e una crescita sostenibile. Il piano prevede inoltre un dividendo cumulato cash di 3,2 miliardi di euro nel medesimo arco temporale, con un payout ratio medio intorno al 75%. La banca ha comunicato che la remunerazione degli azionisti sarà supportata da una robusta generazione di capitale, garantendo così una posizione finanziaria sana e operativa.
Il Rote, indicatore di redditività del capitale, è previsto superiore al 16% nel 2027, riflettendo il saldo tra crescita degli utili e mantenimento di un adeguato capitale di rischio. Questo elemento è cruciale per attrarre investitori e rafforzare la reputazione di Bper nel mercato bancario. Le attese per il Rote evidenziano l’impegno della banca nel centrare risultati economici in un contesto di sfide competitive.
Analisi delle fonti di ricavi
Il piano industriale di Bper prevede un incremento dei ricavi dell’1,5% nel periodo di piano, con un tasso di crescita annuale composto dello 0,5%, portando i ricavi a circa 5,5 miliardi di euro nel 2027. Questo aumento sarà principalmente alimentato dalla crescita delle commissioni, che si prevede possano generare 250 milioni di euro. Inoltre, Bper mira a incrementare selettivamente i volumi degli impeghi, che dovrebbero contribuire con ulteriori 300 milioni di euro.
Nonostante le proiezioni positive, si stima un calo del margine di interesse che potrebbe attestarsi a circa 3,1 miliardi di euro nel 2027, segnando una diminuzione del 5% rispetto al periodo 2024-2027. Tale riduzione è attribuibile a condizioni di mercato più sfavorevoli, inclusi cali nei tassi di interesse e nell’effetto Ecobonus, per un totale di 450 milioni di euro. Le dinamiche legate alla raccolta e agli impieghi offrono però un parziale compenso per queste perdite, mostrando un bilanciamento positivo nel quadro generale.
Gestione dei costi e oneri operativi
All’interno del piano, Bper prevede una diminuzione degli oneri operativi dell’1%, portandoli a meno di 2,8 miliardi di euro entro il 2027. Questa riduzione sarà il risultato di iniziative di risparmio sui costi che si stima possano generare circa 270 milioni di euro, bilanciando l’inflazione e altri costi aggiuntivi previsti, fra cui 100 milioni legati al nuovo contratto collettivo nazionale del settore creditizio. La banca stima che il Cost/Income possa migliorare dal 52% a fine 2024 al 50% entro la fine del 2027, migliorando così l’efficienza operativa.
Escludendo svalutazioni e ammortamenti, gli oneri operativi saranno ulteriormente ottimizzati, con una diminuzione che raggiungerà il 7% nel corso del piano. In aggiunta, si prevede una riduzione delle spese amministrative del 16% in questo periodo, segnalando un attento controllo delle spese e un approccio proattivo alla gestione finanziaria.
Proiezioni di qualità del credito e adeguatezza patrimoniale
La banca si aspetta che la qualità del credito rimanga stabile fino alla fine del 2027, con un NPE ratio netto dell’1,4% e un coverage ratio che supererà il 52%. Il costo del rischio dovrebbe mantenersi al di sotto delle 45 punti base, indicando un controllo efficace dei crediti in sofferenza. Le Attività Ponderate per il Rischio subiranno un incremento in linea con la crescita del portafoglio crediti, che si prevede aumenterà attorno al 3% annuo, giungendo a un totale di 61 miliardi nel 2027.
In termini di salute patrimoniale, il Cet1 Ratio si stabilizzerà sopra il 14,5%, mentre il livello MREL raggiungerà circa il 31% nel 2027. Questi parametri sanciscono la solidità patrimoniale della banca, permettendo così un adeguato grado di liquidità e la capacità di affrontare eventuali sfide di mercato. Inoltre, il Liquidity Coverage Ratio dovrebbe attestarsi al 145%, con il Net Stable Funding Ratio previsto al 130%, profilando una gestione liquidità efficiente e sostenibile. La programmazione offre un’ulteriore conferma della stabilità e della crescita prolungata di Bper nel futuro bancario italiano.