Bottiglia con polvere pirica trovata nella sede di Pro Vita dopo il corteo contro la violenza sulle donne
La mattina di oggi, è stata rinvenuta una bottiglia contenente polvere pirica all’interno della sede di Pro Vita, dopo le tensioni verificatesi ieri durante il corteo contro la violenza sulle donne. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, compresi gli artificieri, per gestire la situazione.
Sono state individuate diverse scritte sulle mura perimetrali dell’edificio, tra cui “Salviamo l’aborto libero” e “Bruciamo i pro vita”. Inoltre, è stato riscontrato il danneggiamento del vetro della porta d’ingresso, da cui presumibilmente è stata introdotta la bottiglia contenente la polvere da sparo. Una volta messa in sicurezza, la bottiglia è stata sequestrata. Attualmente, sono in corso indagini per identificare i responsabili di questi atti.
Secondo quanto ricostruito, ieri un gruppo di circa 200 persone, alcune delle quali con il volto coperto, si è avvicinato alla sede di Pro Vita durante il corteo. Prima di raggiungere l’edificio, hanno rimosso le transenne che delimitavano il percorso. È seguito un lancio di fumogeni e bottiglie contro l’edificio e gli agenti di polizia che hanno cercato di respingere gli attaccanti. Dopo circa mezz’ora, il corteo ha ripreso la marcia verso piazza San Giovanni, dove si è poi conclusa la manifestazione.
Le autorità stanno lavorando per identificare i responsabili di questi atti di violenza e danneggiamento. La presenza di una bottiglia con polvere pirica nella sede di Pro Vita solleva preoccupazioni sulla sicurezza degli edifici e delle persone coinvolte in questioni sensibili come quella dell’aborto. Si spera che le indagini possano portare alla luce la verità e che si possano adottare misure adeguate per prevenire futuri episodi di violenza.