Cosimo Lamendola, 51 anni, è stato arrestato dopo due mesi di latitanza in un trullo tra Ostuni e Cisternino, in provincia di Brindisi. Lamendola era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Lecce su richiesta della Dda. L’indagine che ha portato all’ordinanza è stata condotta dai carabinieri di San Vito dei Normanni e ha smantellato un presunto sodalizio criminale, noto come operazione Wolf, coinvolgendo in tutto 39 persone. Lamendola e suo figlio, Gianluca di 34 anni, sono ritenuti essere i capi del sodalizio e sono accusati di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, violenza privata, lesioni personali ed estorsione.
Durante l’arresto di Lamendola, è stata anche arrestata una donna che svolgeva il ruolo di vivandiera e stava preparando il pranzo per lui. La donna è accusata di favoreggiamento personale e è stata trasferita in carcere. Nel nascondiglio sono state trovate diverse parrucche da uomo. Poche settimane fa, anche il cognato di Lamendola, Rosario Cantanna, è stato arrestato in Germania nell’ambito della stessa inchiesta.
Questo articolo è riprodotto e pubblicato con il permesso della ANSA.