Borse europee partono in rosso, mentre i future di Wall Street segnano un calo marcato

tensioni sui mercati europei e asiatici, con la borsa di tokyo in calo e quella di mosca in crescita grazie all’esonero dai dazi americani
"Immagine che rappresenta il calo delle borse europee e dei future di Wall Street, evidenziando un inizio di giornata negativo per i mercati finanziari." "Immagine che rappresenta il calo delle borse europee e dei future di Wall Street, evidenziando un inizio di giornata negativo per i mercati finanziari."
Borse europee in calo all'apertura, future di Wall Street segnano un forte ribasso nel 2025

Le Borse europee si preparano ad affrontare un’altra giornata di tensione, con i mercati già in difficoltà. I future sui principali indici del Vecchio continente mostrano un calo significativo, e anche quelli di Wall Street non offrono prospettive incoraggianti. La situazione si complica ulteriormente con l’analisi degli effetti dei dazi imposti dagli Stati Uniti, che stanno avendo un impatto sull’economia globale.

La reazione della Borsa di Tokyo

Nel contesto asiatico, la Borsa di Tokyo ha subito una flessione notevole, registrando una perdita di oltre il 3% durante gli scambi di metà giornata. L’indice Nikkei ha chiuso a 33.645,45 punti, con una diminuzione di 1.090,48 punti, corrispondente a un -3,14%. La giornata era iniziata già in rosso, con un calo iniziale dell’1,33%. Le Borse cinesi, invece, sono rimaste chiuse a causa di festività locali, contribuendo a un clima di incertezza.

La reazione della Borsa di Mosca

In questo contesto di incertezze globali, la Borsa di Mosca ha sorpreso con una reazione positiva, guadagnando il 2,04% nei primi scambi e stabilizzandosi su un +1,76% rispetto alla giornata precedente. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, la Russia non è stata inclusa nella lista dei paesi colpiti dai nuovi dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump. Questo esonero comprende anche nazioni come Cuba, Bielorussia e Corea del Nord. La Casa Bianca ha specificato che le sanzioni già in atto per la guerra in Ucraina limitano qualsiasi scambio commerciale significativo con Mosca, giustificando così l’esclusione dalle tariffe.

Le parole di Shigeru Ishiba

Nel frattempo, in Giappone, il primo ministro Shigeru Ishiba ha descritto i dazi imposti da Trump sui prodotti giapponesi come una vera e propria “crisi nazionale”. Questa dichiarazione arriva in un momento cruciale, in vista dei colloqui previsti tra i partiti politici giapponesi, mirati a trovare strategie per mitigare l’impatto delle nuove tariffe statunitensi. La preoccupazione per le ripercussioni economiche è palpabile, e il governo nipponico sta cercando di affrontare la situazione con un approccio proattivo.

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