Le principali borse europee stanno subendo un appesantimento notevole, mentre i mercati statunitensi tentano una ripresa dopo una giornata negativa. La reazione agli annunci recenti della Federal Reserve ha segnato un cambiamento significativo nel sentiment degli investitori, soprattutto in relazione alle prospettive future dei tassi d’interesse.
Mercato azionario europeo: Milano in forte calo
Oggi Milano si distingue come la peggiore performance tra le borse europee, con un crollo dell’1,75% e un picco di perdite che ha raggiunto il 2% nel corso della giornata. Questo calo mette in evidenza le preoccupazioni degli investitori sul futuro economico e le politiche monetarie. In confronto, Madrid ha registrato un calo del 1,45%, seguita da Francoforte con un -1,4% e Parigi con -1,22%. Londra, seppur in flessione, mantiene una performance migliore, chiudendo a -1,15%. La flessione dei mercati è legata a un contesto di incertezze globali, che influenzano le decisioni degli investitori.
In questo scenario turbolento, il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è sceso a 116 punti, con il rendimento annuo dei titoli di stato italiani che ha subito un incremento di 6,8 punti, raggiungendo il 3,46%. Gli investitori stanno prestando particolare attenzione a questi rendimenti, dato che possono influenzare le decisioni relative agli investimenti sul mercato azionario e sugli altri strumenti finanziari.
Analisi sui tassi di cambio e il mercato delle criptovalute
Un elemento degno di nota è la prestazione dell’euro, che si attesta a 1,04 dollari, mentre il Bitcoin ha visto una significativa discesa, scendendo oltre il 4% e scavalcando la soglia dei 100mila dollari. Questa instabilità nel mercato delle criptovalute riflette le incertezze operative e il nervosismo degli investitori rispetto ai mercati tradizionali. L’attenzione si rivolge anche ai tassi di cambio, in particolare per il Real brasiliano, che ha subito un forte ribasso nella giornata precedente con una flessione del 3%, prima di rimbalzare più del 2% chiudendo a 6,15 sul dollaro.
Oltre alla flessione delle valute, un’attenzione particolare è riservata alle materie prime. Infatti, il mercato del greggio Wti ha mostrato un movimento modesto, con un incremento dello 0,1% portando il prezzo a 70,65 dollari al barile. A sorpresa, tuttavia, il gas naturale ha registrato un aumento notevole del 5,47%, arrivando a 43,25 euro al MWh ad Amsterdam. Questo aumento è stato influenzato dalla controversia in corso riguardo al rinnovo dell’accordo di transito del gas russo, il quale sta scadendo il mese prossimo e ha portato a un’ulteriore incertezze sul mercato energetico.
Performance delle aziende e settori in sofferenza
L’attenzione degli investitori si è concentrata sulle aziende più esposte al mercato brasiliano, con Tim in forte calo poiché genera circa il 30% dei propri ricavi in Brasile. Anche Telefonica ha visto una perdita dell’1,5%, mentre Santander ha registrato un -2,5%. Carrefour e Mapfre hanno entrambe chiuso in rosso, rispettivamente con perdite dell’1,5% e dell’1,4%. Nel settore dell’automobilismo, Stellantis ha subito una flessione dell’1,99%, mentre Volkswagen ha registrato un modesto progresso , favorita dalla possibilità di un accordo sindacale che potrebbe prevenire la chiusura di impianti in Germania.
Sono in difficoltà anche i produttori di semiconduttori. Stm ha chiuso a -5,79%, seguita da Infineon a -4,5% e Asml a -4,2%. Le aziende petrolifere, tra cui Bp , Eni , Shell e TotalEnergies , hanno mostrato movimenti più cauti, riflettendo il sentimento degli investitori riguardo ai rischi economici mondiali.
Il quadro attuale del mercato evidenzia un clima di incertezza e di attesa, con gli investitori che scrutano ogni segnale economico nel tentativo di orientarvi le proprie strategie.