Borse asiatiche contrastate: Tokyo in forte ribasso mentre Shanghai cresce

Le principali borse asiatiche e del Pacifico hanno mostrato andamenti contrastanti nelle ultime ore, con Tokyo che ha registrato un significativo calo. Al contrario, i mercati di Shanghai, Taiwan, Seul e Sidney hanno visto un incremento dei loro indici. Questo scenario illustra un panorama finanziario complesso, influenzato da vari fattori macroeconomici e annunci politici.

Andamento borsistico: Tokyo in calo, Shangai in crescita

Tokyo ha chiuso la sua sessione con un ribasso marcato del -1,83%, un dato che ha attirato l’attenzione degli investitori. Questa flessione sembra essere direttamente correlata all’annuncio del vicegovernatore della Banca Centrale giapponese, Ryozo Himino, che ha ventilato l’ipotesi di un imminente rialzo dei tassi di interesse. Tale dichiarazione ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla stabilità economica giapponese. Tuttavia, il mercato cinese ha avuto una giornata positiva, con Shanghai in crescita del +2,54%, sostenuta da un approccio più ottimistico sui daazi da parte dell’amministrazione Trump. Anche altri mercati asiatici come Taiwan , Seul e Sidney hanno beneficiato di questo clima.

Hong Kong ha mostrato una performance positiva con un incremento dell’1,84%, mentre Mumbai, pur mantenendo un andamento più cauto, è salita dello 0,32%. Questi risultati mettono in evidenza la resilienza di alcune piazze finanziarie in Asia, che sembrano rimanere più ottimiste rispetto a quelle giapponesi. I future sui mercati europei e su Wall Street beneficiano anch’essi di questo clima più disteso, suggerendo che potrebbe esserci una reazione positiva anche nei mercati occidentali.

Materie prime e tassi di interesse: il quadro attuale

Per quanto riguarda le materie prime, si segnala un’inversione di tendenza nel mercato del greggio, con il WTI che ha registrato una flessione dello 0,6% portando il prezzo a 78,35 dollari al barile. Questa caduta arriva dopo un inizio di giornata positivo, suggerendo che i mercati stanno osservando attentamente le dinamiche globali. Non solo il greggio, ma anche il gas naturale ha visto un calo dello 0,49%, attestandosi a 48,03 euro al MWh.

L’oro ha seguito un trend simile, scendendo dello 0,41% a 2.668,7 dollari l’oncia. Anche il dollaro ha subito un ripiegamento, scambiato a 0,97 euro, 157,39 yen e 0,82 sterline. Un dato interessante emerge dal differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi, ora a 119,8 punti. Il rendimento dei titoli di stato italiani ha mostrato una diminuzione di 1,5 punti, portandosi al 3,8%, mentre quello dei Bund ha subito un calo di 0,3 punti, attestandosi al 2,6%. Sul fronte britannico, il rendimento ha visto un aumento, raggiungendo il 4,88% e portando così lo spread a 227,5 punti. Il divario francese, invece, è rimasto stabile a 824,2 punti.

Mercati azionari sotto pressione: il caso dei semiconduttori

La borsa di Tokyo ha subito pressioni significative, in particolare nel settore dei semiconduttori, dove titoli come Advantest, Disco e Lasertec hanno mostrato ribassi gravosi. Advantest ha registrato un calo del -9,21%, Disco del -7,6% e Lasertec del -4,66%. Queste flessioni sembrano essere il risultato delle restrizioni alle esportazioni statunitensi, che sono state recentemente annunciate dall’amministrazione Biden. Queste misure hanno coinvolto la catena di approvvigionamento globale, colpendo in particolare le aziende giapponesi del settore.

Al contrario, i produttori di semiconduttori a Shanghai hanno visto un aumento dei loro titoli. GigaDevice Semiconductor ha guadagnato il +10%, mentre Semiconductor Manufacturing ha visto un incremento del +3,95%. Notizie positive dai mercati cinesi sono state in grado di contrastare le negatività provenienti dalle restrizioni in America. Inoltre, il calo del dollaro ha limitato le performance dei grandi esportatori giapponesi, come Sony e Honda. I titoli di Sony hanno perso il -2,47%, mentre quelli di Honda e Nissan hanno visto cali rispettivamente del -3,2% e -2,98%. Anche Toyota ha subito un ribasso, chiudendo a -0,84%.

Il quadro generale mostra un mercato asiatico in continua evoluzione, influenzato da fattori locali e globali che ne determinano le performance.