Bonaventura e l’azzurro senza età: la fiducia nel merito

Il centrocampista della Fiorentina, Jack Bonaventura, è stato convocato per la Nazionale italiana dopo tre anni di assenza. A 34 anni, Bonaventura dimostra che tutto è ancora possibile, segnando 4 gol nelle prime 8 partite di campionato e portando la Fiorentina al terzo posto in classifica. La convocazione è stata particolarmente emozionante per Bonaventura, che ha dedicato il suo ritorno in Nazionale a suo padre scomparso un anno fa. Nonostante la sua età, Bonaventura ha dimostrato di essere ancora un giocatore importante e si è detto pronto a dare il suo contributo alla squadra.

Un ritorno meritato

Bonaventura ha ammesso di aver temuto di non avere più spazio in Nazionale a causa della presenza di giocatori più esperti e della volontà di ringiovanire la rosa. Tuttavia, ha sempre creduto nel merito e nel fatto che se uno gioca bene e dimostra di essere tra i migliori, merita di essere in Nazionale. Non ha mai mollato e ora è felice di iniziare questa nuova avventura.

Una dedica speciale

La convocazione in Nazionale è stata particolarmente significativa per Bonaventura, che ha dedicato il suo ritorno alla memoria di suo padre. Il centrocampista si è detto molto orgoglioso di aver indossato la maglia azzurra e ha ricordato come suo padre fosse sempre felice di vederlo giocare per la Nazionale.

L’incognita del ruolo in Nazionale

Ancora non si sa se e come il tecnico Luciano Spalletti impiegherà Bonaventura nelle prossime partite contro Malta e l’Inghilterra. Tuttavia, il ct ha fatto un paragone tra Bonaventura e il talento inglese del Real Madrid, Bellingham, definendo il centrocampista italiano “il nostro Bellingham”. Bonaventura ha preferito non farsi coinvolgere dai paragoni e ha sottolineato che ognuno ha la sua storia e il suo carattere.

La scelta della Fiorentina

Dopo aver chiuso la sua esperienza al Milan, Bonaventura ha voluto dimostrare di essere ancora un giocatore importante. Ha scelto la Fiorentina come squadra ideale per tornare ad alti livelli e ha elogiato il lavoro del tecnico Italiano, che gli ha dato fiducia e stabilità. Bonaventura ha anche notato delle analogie tra il modo di giocare di Italiano e quello di Spalletti.

Un pensiero all’Europeo

Bonaventura ha ammesso che un pensiero all’Europeo non gli dispiacerebbe. Tuttavia, ha sottolineato che tutto dipende da ciò che fa nel club e che al momento si concentra solo sul giocare e dare il massimo. Ha anche condiviso alcuni segreti per la sua longevità nel calcio, come l’allenamento costante, una buona alimentazione e un sonno regolare.

Il problema dei calciatori italiani convocabili

Bonaventura ha commentato il calo costante dei calciatori italiani convocabili in Nazionale. Ha sottolineato che i numeri dimostrano che è sempre più difficile trovare elementi pronti per la Nazionale e ha evidenziato come le società abbiano vantaggi fiscali nel prendere giocatori stranieri, penalizzando così i giovani italiani.

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