L’ex ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha sottolineato la distanza tra cittadinanza e politica durante il 5° Congresso Nazionale “Meritocrazia Italia”. Tuttavia, ha evidenziato che la società civile si sta organizzando autonomamente per migliorare la qualità di vita della collettività. Bonafede ha vissuto l’esperienza istituzionale durante la pandemia, osservando le difficoltà delle persone e delle imprese.
Le imprese vedono le istituzioni con distanza e indifferenza, cercando di andare avanti autonomamente e richiedendo solo regole chiare e senza ostacoli da parte dello Stato. Spesso, le norme e la burocrazia italiana rappresentano un ostacolo per le imprese, che faticano a trovare un interlocutore. L’astensione non è più solo rabbia, ma anche indifferenza.
Nonostante ciò, Bonafede ha sottolineato alcuni segnali positivi nel suo lavoro. Uno di questi è la riforma sulla class action, che offre alle imprese la possibilità di difendere i propri diritti insieme ad altri soggetti, cancellando le asimmetrie economiche. Questo strumento, completamente digitalizzato, conta già 75.000 aderenti e disincentiva comportamenti scorretti.
Un altro esempio di partecipazione è rappresentato dalle comunità energetiche rinnovabili, in cui diverse aziende si uniscono per produrre e consumare energia condivisa. Questo fenomeno permette alle imprese di compattarsi nel settore strategico dell’energia e di contribuire alla transizione energetica. Basterebbe un decreto per valorizzare queste realtà.
Bonafede sottolinea che questi strumenti di partecipazione hanno un impatto reale e possono portare grandi benefici anche nella tutela ambientale, come già accade negli Stati Uniti. La digitalizzazione della class action e la formazione di comunità energetiche rinnovabili disincentivano comportamenti scorretti e promuovono una maggiore responsabilità delle imprese.
Nonostante la distanza tra cittadinanza e politica, Bonafede ritiene che la società civile stia prendendo in mano la situazione, organizzandosi autonomamente per migliorare la qualità di vita della collettività. La riforma sulla class action e le comunità energetiche rinnovabili sono esempi di strumenti di partecipazione che possono portare benefici concreti, sia dal punto di vista economico che ambientale.