Bologna si appresta a compiere un passo significativo verso la sostenibilitĆ ambientale con l’inaugurazione della stazione di distribuzione di metano liquido , metano compresso e biometano, progettata per alimentare il parco autobus del servizio di trasporto pubblico. L’innovativa struttura, situata presso il deposito Tper in via Ferrarese, rappresenta un investimento strategico per migliorare l’efficienza e la sostenibilitĆ del trasporto urbano, riflettendo l’impegno della cittĆ verso soluzioni di mobilitĆ piĆ¹ ecologiche.
Dettagli dell’impianto e investimenti
La realizzazione della nuova stazione di rifornimento ĆØ stata affidata alle imprese Sol Spa e Cedem Scarl. L’investimento totale per l’impianto ammonta a 1,5 milioni di euro, di cui 510.000 euro provengono da risorse interne di Tper, mentre il restante ĆØ finanziato attraverso fondi pubblici della Regione Emilia-Romagna. Questa sinergia tra pubblico e privato dimostra l’importanza di un approccio collettivo per affrontare le sfide della mobilitĆ urbana sostenibile.
L’impianto nasce con l’intento di supportare il crescente parco veicolare a gas naturale dell’azienda di trasporto pubblico. Nel bacino bolognese, Tper gestisce 451 autobus alimentati a metano, di cui 329 a metano compresso e 122 a metano liquefatto. Grazie alla nuova stazione, si punta a garantire un rifornimento puntuale ed efficace per i mezzi, facilitando cosƬ l’adozione di tecnologie piĆ¹ pulite nel trasporto pubblico locale.
Innovazione e sostenibilitĆ nel trasporto pubblico
Giuseppina Gualtieri, presidente e amministratore delegato di Tper, ha sottolineato l’importanza dell’investimento effettuato, affermando che l’apertura della stazione di metano liquido rappresenta un passo cruciale nella transizione verso una mobilitĆ sostenibile e innovativa. La possibilitĆ di rifornire mezzi a metano liquido con un’autonomia di circa mille chilometri consente di rendere anche i trasporti extra-urbani piĆ¹ sostenibili.
Il mix di tecnologie che Tper intende implementare comprende non solo il metano e l’elettrico, ma prevede anche l’integrazione dell’idrogeno nel prossimo futuro. Gualtieri ha evidenziato come questa scelta strategica risponda all’esigenza di evolvere il servizio di trasporto pubblico in modo da affrontare le sfide future in modo responsabile e innovativo.
Progetti futuri per una mobilitĆ ecologica
Uno degli obiettivi a lungo termine delineati da Tper ĆØ il passaggio a mezzi alimentati con idrogeno “verde”. Questa forma di combustibile, grazie alla sua combustione priva di effetti negativi sull’ambiente, rappresenta un’opzione promettente per ridurre ulteriormente le emissioni di anidride carbonica. Il progetto prevede l’implementazione di mezzi a idrogeno giĆ entro il 2026, in linea con i vincoli stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .
GiĆ a partire dalla fine di quest’anno, Bologna e Ferrara potrebbero ospitare i primi autobus a idrogeno, segnando un’ulteriore evoluzione nel panorama della mobilitĆ sostenibile. Queste iniziative non solo pongono Bologna allāavanguardia nella mobilitĆ pubblica sostenibile, ma offrono un modello replicabile per altre cittĆ italiane, sostenendo l’importanza di un sistema di trasporto pubblico sempre piĆ¹ ecosostenibile e innovativo.