“Blitz pescatori Sulcis davanti poligono Teulada: richieste di indennizzo per danni causati all’ambiente marino”

Pescatori del Sulcis protestano per il mancato pagamento degli indennizzi

Un centinaio di pescatori delle marinerie del Sulcis si sono riuniti questa mattina alle 9 per una protesta simbolica davanti all’ingresso principale del poligono militare di Teulada. La ragione della loro protesta è il mancato pagamento degli indennizzi per il fermo pesca dovuto alle esercitazioni militari. I pescatori, che hanno esposto bandiere del sindacato Uila, chiedono che i ristori per il 2022 siano pagati dal ministero della Difesa entro novembre, prima della chiusura della tesoreria dello Stato. In caso contrario, la questione verrà rimandata al 2024. Sebbene una parte dei fondi sia già stata erogata, alcune marinerie hanno ricevuto una percentuale più alta, scatenando così la protesta.

La richiesta di pagamento dei ristori entro novembre

I pescatori del Sulcis sono determinati a ottenere il pagamento dei ristori per il fermo pesca entro novembre. La loro preoccupazione è legata alla chiusura imminente della tesoreria dello Stato. Se i fondi non verranno erogati entro tale data, la questione verrà rimandata al 2024, causando ulteriori ritardi e incertezze per i pescatori. Nonostante una parte dei fondi sia già stata distribuita, alcune marinerie hanno ricevuto una percentuale più alta rispetto ad altre, creando un senso di ingiustizia e alimentando la protesta.

La situazione attuale e la protesta dei pescatori

Attualmente, un centinaio di pescatori delle marinerie del Sulcis si trovano in sit-in davanti al poligono militare di Teulada. La loro protesta è un segnale di frustrazione e delusione per il mancato pagamento degli indennizzi. I pescatori chiedono che il ministero della Difesa si faccia carico dei ristori per il fermo pesca entro novembre, prima della chiusura della tesoreria dello Stato. Altrimenti, la questione verrà rimandata al 2024, causando ulteriori disagi per la categoria. La disparità nel pagamento dei fondi ha contribuito ad alimentare la protesta, con alcune marinerie che hanno ricevuto una percentuale più alta rispetto ad altre. I pescatori del Sulcis sperano che la loro voce venga ascoltata e che si trovi una soluzione equa e tempestiva al problema dei ristori.