“Blitz eco attivisti al Senato: danni facciata 40mila euro, dettagli su persone e fatti”

Lavori di ripristino al Senato dopo il blitz di Ultima Generazione

Ammontano a circa 40 mila euro i costi sostenuti per ripristinare la facciata e il portone del Senato, danneggiati durante il blitz avvenuto il 2 gennaio scorso. Gli attivisti di Ultima Generazione avevano lanciato vernice rossa sui muri di Palazzo Madama. Oggi, l’Avvocatura dello Stato ha depositato gli atti in rappresentanza del Senato, del Ministero dei Beni Culturali e del Campidoglio, che si sono costituiti parti civili nel processo a carico di tre ambientalisti accusati di danneggiamento aggravato.

Durante l’udienza, è stata ascoltata una consulente di parte, nominata dal difensore degli imputati. Secondo la consulente, la vernice utilizzata era a base d’acqua e non avrebbe potuto causare danni permanenti. “Se non fosse intervenuta l’Ama, la pittura sarebbe scomparsa con la pioggia”, ha spiegato la consulente.

Il processo si svolge davanti al giudice monocratico di Roma e le parti civili hanno presentato gli atti per dimostrare i danni subiti e i costi sostenuti per il ripristino. L’importo totale dei lavori ammonta a circa 40 mila euro. Il Senato, il Ministero dei Beni Culturali e il Campidoglio si sono costituiti parti civili per ottenere il risarcimento dei danni causati dal blitz degli attivisti di Ultima Generazione.

Gli imputati sono accusati di danneggiamento aggravato per aver lanciato vernice rossa sulla facciata e il portone del Senato. Durante l’udienza, la consulente di parte ha sostenuto che la vernice utilizzata non avrebbe potuto causare danni permanenti, in quanto era a base d’acqua. Ha inoltre affermato che, se non fosse intervenuta l’Ama, la pittura sarebbe scomparsa con la pioggia.

Il processo continua e le parti civili stanno cercando di dimostrare l’entità dei danni subiti e i costi sostenuti per il ripristino. Gli attivisti di Ultima Generazione hanno effettuato il blitz il 2 gennaio scorso, lanciando vernice rossa sui muri di Palazzo Madama. Ora, il Senato, il Ministero dei Beni Culturali e il Campidoglio cercano di ottenere il risarcimento dei danni causati da questa azione.