Bilancio pensionistico: disavanzo di 48,68 mld euro e itinerari previdenziali

Il bilancio pensionistico/previdenziale italiano nel 2021 ha registrato un disavanzo di 48,68 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 55,034 miliardi del 2014, anno di riferimento della precedente regionalizzazione. Questo valore, sebbene consistente, non tiene conto dei trasferimenti dallo Stato o di eventuali contribuzioni figurative dovute ad agevolazioni e sgravi.

Questi dati emergono dal settimo rapporto intitolato “La regionalizzazione del bilancio previdenziale italiano. entrate contributive e fiscali, spesa pubblica per welfare e tassi di copertura dal 1980 al 2021”, realizzato dal Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali e presentato durante un convegno promosso in collaborazione con Cida (Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità). L’obiettivo di questa pubblicazione è fornire una visione finanziaria delle entrate contributive e fiscali che sostengono il nostro sistema di welfare, analizzando le tre principali componenti (pensioni, assistenza sociale e sanità pubblica) e le relative spese per le prestazioni. I dati sono analizzati non solo a livello nazionale, ma anche suddivisi per regione.

Nel dettaglio, le entrate totali ammontano a 200,3 miliardi di euro, registrando un miglioramento del 12,23% rispetto al passato. Le uscite, invece, sono state pari a 248,99 miliardi di euro, con una crescita del 6,6% rispetto al 2014. Analizzando la ripartizione per macroarea, si nota una netta prevalenza del Nord, che contribuisce per oltre il 58% delle entrate e il 53% delle uscite. Il Sud, invece, contribuisce per circa il 21% ma spende oltre il 26%, mentre il Centro presenta entrate e uscite simili, intorno al 21%.

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