Bilancio Inca Cgil 2024: risultati positivi e sfide future per il patronato italiano

L’Inca Cgil affronta sfide crescenti in un contesto di povertà e erosione del ceto medio, richiedendo riforme strutturali per migliorare l’assistenza ai cittadini vulnerabili e garantire diritti fondamentali.
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La situazione economica e sociale in Italia presenta sfide significative, in particolare per le categorie più vulnerabili della popolazione. Il bilancio 2024 dell’Inca Cgil, presentato dal presidente Michele Pagliaro, evidenzia risultati incoraggianti nonostante il contesto di crescente povertà e l’erosione del ceto medio. Il patronato continua a servire come punto di riferimento per cittadini, lavoratori e pensionati, affrontando un numero sempre crescente di pratiche.

Le sfide della tutela dei cittadini

Michele Pagliaro, nel corso di un’intervista, sottolinea come il lavoro svolto dall’Inca Cgil nel 2024 abbia dato risposta a un milione di pratiche. Questa cifra rappresenta un impegno costante nel supportare le esigenze di tutela individuale. Pagliaro riconosce il disagio palpabile della società italiana, caratterizzata da una riduzione della classe media e l’incremento della povertà. La missione del patronato è chiara: offrire assistenza e soluzioni concrete ai cittadini che affrontano difficoltà economiche e sociali.

Tuttavia, Pagliaro fa appello alla necessità di riforme strutturali che possano migliorare l’efficacia dell’operato degli enti di patronato. Da tempo ci si attende una riforma, promessa dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Durante il Bilancio Sociale del 2023, il governo italiano aveva espresso la propria intenzione di avviare cambiamenti, ma finora tali promesse non si sono tradotte in azioni concrete.

L’importanza di una riforma del patronato

Il presidente dell’Inca Cgil evidenzia la centralità del patronato come istituzione unica in Italia, regolamentata e vigilata dal Ministero del Lavoro. La legge 152 del 2001, che ne definisce il funzionamento, necessita di una revisione approfondita per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini. Pagliaro ripone speranze nel 2025, anno in cui l’ente celebrerà ottant’anni di attività. Questo anniversario rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza del patronato, nato per garantire assistenza ai più deboli dopo il periodo dell’oppressione nazifascista.

Affrontare le sfide attuali non è un compito facile, specialmente in un contesto in cui il numero di richieste è in costante aumento. L’auspicio è che le istituzioni comprese quelle governative, si dimostrino pronte e disponibili a riconoscere l’importanza di un aggiornamento normativo che renderebbe più efficiente l’azione del patronato e migliorerebbe i servizi offerti.

Transizione digitale e attività ispettiva

Un tema cruciale nel futuro del patronato è la transizione digitale, come evidenziato dal recente protocollo firmato dall’Inail. Questo protocollo, frutto di un’attesa di dodici anni, rappresenta un passo importante per migliorare l’efficacia nella gestione delle pratiche lavorative. L’obiettivo è garantire una tutela adeguata per i lavoratori infortunati o malati a causa della loro attività professionale.

Pagliaro sottolinea che il successo di queste iniziative dipende dall’uniformità nell’azione amministrativa e dalla capacità di rispondere rapidamente alle esigenze degli assicurati. Un approccio più integrato nella gestione delle pratiche può portare a risparmi di tempo e risorse. Inoltre, migliorare l’attività ispettiva attraverso l’uso di tecnologie moderne consentirebbe di combattere infortuni e disagi nel settore lavorativo.

Un anniversario significativo e la missione del futuro

Il 2025 non segnerà solo un cambio di anno, ma anche un’importante fase per l’Inca Cgil, che celebrerà novant’anni di impegno e lotta per la tutela dei diritti dei lavoratori. Nata per volontà dei padri costituenti, l’istituzione ha come obiettivo principale il sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione. Giuseppe Di Vittorio, uno dei fondatori, ha posto le basi per un’organizzazione che continua a difendere l’emancipazione sociale.

Nel prepararsi per questo significativo anniversario, l’Inca Cgil punta a rinnovare il proprio impegno nel garantire diritti e tutele. La storia del patronato è una testimonianza della sua resilienza e della continua necessità di adattarsi alle sfide contemporanee, mantenendo viva l’attenzione verso chi si trova in condizione di difficoltà. Il futuro del patronato è legato tanto alla capacità di innovarsi quanto alla volontà delle istituzioni di supportare questi sforzi con riforme concrete e tempestive.

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