Presentato a Milano il docufilm sulle potenzialità del territorio biellese con Silvia Avallone e Michelangelo Pistoletto
Regia di Manuele Cecconello
Un omaggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in occasione del trentennale
“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti” (Cesare Pavese)
A Milano, nel Palazzo del Cinema Anteo, si è svolto l’evento “Biella: Futuro Presente.“. In prima visione il Docufilm omaggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che, in occasione del proprio trentennale, ha voluto offrire al territorio uno strumento di comunicazione e riflessione da cui partire per costruire una nuova narrazione collettiva e un nuovo futuro. Un territorio quello di Biella entrato nel 2019 nel network delle città creative Unesco per la sua eccellenza tessile, ma la cui vocazione alla bellezza e al saper fare si declinano oggi in molti ambiti.
La pellicola racconta il Biellese nella sua ricchezza di eccellenze, da quelle più storiche legate all’industria laniera a quelle più innovative che si intrecciano al tema del turismo di prossimità e alla ricerca di nuovi modi di vivere, in equilibrio tra natura e tecnologia, a solo un’ora da metropoli e grandi città come Milano e Torino.
Bellezza paesaggistica, artigianato locale d’eccellenza, enogastronomia ricca di prodotti tipici da scoprire: il Biellese racchiude molte anime che oggi vogliono raccontarsi in modo nuovo, sorprendente e accattivante.
L’incontro, che ha riscosso molto interesse da parte della stampa biellese e milanese, ha visto una grande partecipazione da parte del pubblico, che ha riempito la sala attirato dal dialogo tra l’artista Michelangelo Pistoletto protagonista dell’Arte Povera e autore del simbolo di equilibrio universale del “Terzo Paradiso” e la scrittrice Silvia Avallone autrice di pluripremiati bestseller, due “biellesi per scelta” che racconteranno le ragioni del loro amore per questa terra. È stato dunque proiettato in anteprima il docufilm “Biella: Futuro Presente”, realizzato dal regista Manuele Cecconello.
È questo il punto di partenza per un progetto più ampio, che si pone l’obiettivo di promuovere uno sviluppo economico in grado di generare nuovi flussi di interesse imprenditoriali, residenziali e ovviamente, turistici. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Fondazione BIellezza, ATL Biella, Vercelli Valsesia e con il patrocinio di Biella città creativa Unesco.
Uno speciale dedicato al film e all’evento di presentazione andrà in onda in prima serata venerdì 27 maggio dalle 21.00 su Retebiella, Telebiella e in diretta streaming mondiale su www.retebiella.it e in diretta Facebook sulla pagina Retebiella e sul canale YouTube.
Il regista Manuele Cecconello ha sottolineato: “Immagino il Biellese come il portabandiera di un patto unico tra produzione e ambiente, tra natura e cultura. Sogno un brand “Biella” internazionalmente riconosciuto come modello di quel Made in Italy fatto di saperi e operosità, passione e identità. Non, quindi, quel campanilismo di arroccamento e protezione, ma quella postura d’animo ricca di storia e socialità che fa dell’incontro con “l’altro” il viatico per cresce consapevolmente come individui e come collettività”.
La scrittrice Silvia Avallone ha espresso così il suo pensiero: “Il Biellese rappresenta per me un formidabile laboratorio dov’è possibile ripensare e reinventare la parola “provincia”. L’Italia è un Paese fatto in gran parte di province, spesso messe a dura prova dalla fine dell’era industriale, spesso in via di spopolamento e in crisi d’identità. Eppure, qualcuno che da queste province se n’è andato, ritorna. Con un’idea differente di futuro, con un progetto controcorrente, con un azzardo. Diverse amiche e amici biellesi lo hanno fatto; nelle loro storie ho trovato il tentativo di un nuovo paradigma. Io stessa da adulta, e con ancora più forza negli ultimi anni di pandemia, cambiamenti climatici e sfide epocali, ho riscoperto questo territorio di montagna, acqua, archeologia industriale e industrie vive, borghi, creatività e bellezze poco conosciute che meritano di esserlo. E ho pensato che nel piccolo, nel locale, è possibile realizzare svolte coraggiose. O, almeno, cominciare a sperimentare”.
L’artista Michelangelo Pistoletto ha manifestato poi grande ottimismo: “Più che ipotizzare cosa può dare ai miei nipoti questa città, penso a cosa possono offrire loro al futuro di Biella. La nostra provincia non ha niente di diverso da tutti gli altri luoghi, spazi e territori del mondo. Non è detto che una piccola città valga poco o che una metropoli valga molto. Per me, l’importante è il luogo dove avvengono delle cose. È in contesti differenti che si esprime la genialità delle persone, il che non significa solo avere grandi idee, ma anche sapere convivere con il territorio di riferimento. Questa ‘genialità della convivenza’ forma i villaggi, i paesi e la città. Mi auguro che loro sappiano mettere a frutto questa capacità di creare, che ereditano anche come spirito di famiglia”.
Franco Ferraris, Presidente Fondazione FCRB, ha spiegato i contorni dell’intero progetto: “La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha deciso, in occasione del proprio trentennale, di offrire al territorio un film in grado di cogliere la bellezza e le grandi potenzialità del Biellese. La scelta è caduta in modo naturale sul regista Manuele Cecconello, interprete sensibile che negli anni ha saputo mettere la sua poetica in ascolto delle suggestioni di una terra poco abituata a raccontarsi. Ne è nato un documento che, grazie a personaggi straordinari come Michelangelo Pistoletto e Silvia Avallone e con le testimonianze di chi ha scelto di vivere sul territorio, ci regala un’immagine affascinante del Biellese. Un progetto nato e cresciuto in Fondazione che abbiamo condiviso con i partner che già lavorano in modo corale alla valorizzazione del territorio e che speriamo possa diventare un nuovo tassello di un affresco comune”.
Federica Chilà, Project Manager dell’evento, ha chiuso infine il dibattito aggiungendo ulteriori particolari: “Biella. Futuro Presente.” racconta il Biellese visto con gli occhi di chi lo ha scelto per vivere e per sognare un futuro diverso. Un luogo e un tempo del qui e ora che esplora la possibilità di una vita diversa in equilibrio tra natura e tecnologia in un ideale “Terzo Paradiso”. Il progetto video realizzato dalla Fondazione per il proprio trentennale vuol essere un punto di partenza per nuove esplorazioni dello spazio biellese che non è solo uno spazio fisico, ma si propone come spazio ideale. Il racconto corale di un territorio alla ricerca di un nuovo inizio che parta dal meglio della sua tradizione e dal riconoscimento Unesco che ne ha certificato l’eccellenza”.
Sinossi del Docufilm “Biella. Futuro Presente.”
Il Biellese è una terra di confine, un lembo nascosto di Piemonte che guarda alle Alpi. Montagna e pianura, acque pure, borghi immersi nel verde, le fabbriche della nobile tradizione tessile che contrappuntano cinque valli dalle caratteristiche affascinanti, anche misteriose.
Silvia Avallone è nata a Biella per poi allontanarsene da adolescente inseguendo la sua vocazione letteraria. E oggi, dopo che i suoi libri hanno fatto il giro del mondo, vi ritorna per ritrovare il luogo che custodisce le sue radici, la sua storia di donna tra due epoche, quella della giovinezza e quella della maturità. Tanto di quanto vive nei suoi romanzi è nato qui, da quello sguardo di bambina della Valle Cervo impastato di desideri, sogni e libertà.
Nel suo viaggio biellese alla ricerca di quelle storie che ne ritraggono la ricchezza e il dinamismo, Silvia incontra gli amici del cuore: Michael, che dopo aver lavorato nelle grandi metropoli del commercio ora coltiva mele e ne trae composte deliziose; Benedetta, la giovane designer di moda che nel suo opificio storico tra i monti reinventa il cappello; Riccardo, che alleva mucche in altura e produce formaggi che fa degustare nel suo frequentato ristorante.
Michelangelo Pistoletto, artista di fama internazionale, che si è fatto interprete di una comunità che vuole riconoscersi in un futuro fondando Cittadellarte, l’utopia concreta dove si connettono le persone con l’arte per cambiare la società responsabilmente.
Ne scaturiscono altrettante conversazioni schiette e illuminanti sulla verità delle decisioni che segnano un percorso possibile di riappropriazione di identità e cambiamento di prospettiva, singolo ma anche collettivo. Dunque, i confini di quel Biellese “nascosto” smettono di essere limiti e diventano opportunità da schiudere. Ogni cambiamento si costruisce su fratture, su resti di passato. Questo è il Biellese: un pensiero nuovo su radici nobili. Uno scrigno di bellezza da aprire al mondo.
Il docufilm è disponibile sulla pagina www.biellafuturopresente.it e sui canali Fondazione. Inoltre, verrà messo a disposizione del territorio come strumento di narrazione e promozione e come dono della Fondazione per il trentennale con invito a tutti ad usarlo per esprimere il proprio orgoglio territoriale.
BIELLA FUTURO PRESENTE Se nell’immaginario universale l’Italia è il Belpaese, attrazione globale di un turismo ineguagliabile, lo si deve, si sa, al suo patrimonio naturale, artistico, culturale e, non ultimo, a quello enogastronomico. Ma lo si deve anche, se non soprattutto, alla somma di quelle tante piccole e medie realtà che si nascondono in ogni dove del nostro Stivale, siti e dintorni di grande fascino che dipingono la tela di uno scenario unico nel suo genere. Alle mete più gettonate si affianca dunque un pot-pourri di piccoli mondi a volte poco conosciuti, tutti da vivere, tutti da scoprire, luoghi incantevoli che testimoniano la grande bellezza che circonda il nostro territorio.
Biella è senz’altro una di queste perle. Una miscela di arte, storia, cultura, natura e tradizioni, una provincia rilassante e sorprendente, ricca di spazi da reinventare (tra cui un notevolissimo patrimonio di archeologia industriale) e che mantiene intatte le proprie radici offrendo spunti, esperienze e opportunità impensabili.
Ambienti incontaminati, oasi naturalistiche, tra passeggiate ed escursioni al lago o in montagna e visite a santuari, chiese, musei, gallerie d’arte e centri culturali…
Un vero e proprio mini Paradiso ricco di opportunità e servizi per tutte le fasce d’età e in cui una ricchissima rete di associazioni ed enti animano la vita sociale.
Un territorio dove trovare tempi di vita nuovi, più lenti, ma anche aperto al futuro e capace di creare progetti innovativi; il Biellese è al contempo un viaggio a ritroso nel tempo, lontani da quei ritmi frenetici che scandiscono la vita metropolitana, e un ritorno alle origini, alla riscoperta di stili di vita e valori fondanti del nostro essere che si erano via via persi e che si stanno sempre più ritrovando.
Biella, una delle “città creative” dell’UNESCO, con i suoi affascinanti dintorni e i suoi sorprendenti pregi vuole essere sempre più protagonista di uno slow tour sostenibile a bellezza diffusa, a stretto contatto con la natura incontaminata che la circonda.
Un obiettivo condiviso da tutti i principali Enti e soggetti della Provincia che, così come avvenuto per la candidatura Unesco, lavorano uniti alla ricerca del comune obiettivo. Chi vive a Biella si tiene tutto gelosamente stretto, chi ci è nato e se n’è andato non perde oggi occasione per tornarci e riscoprirsi, per ritrovare di fatto sé stessi. È il caso, per esempio, della celebre scrittrice e poetessa Silvia Avallone, autrice di best-seller pluripremiati, che trova nella sua terra idee e stimoli per i suoi romanzi di successo; o del famoso artista Michelangelo Pistoletto, protagonista dell’Arte Povera, che ha creato nel 1998, Cittadellarte, con sede in Biella in un’ex manifattura laniera (sec. XIX), complesso di archeologia industriale, tutelato dal Ministero dei Beni Culturali, situato lungo il torrente Cervo. Cittadellarte è un nuovo modello di istituzione artistica e culturale che come tale, si differenzia dalle accademie e dai musei, sviluppando, oltre alle già consolidate funzioni espositive e di formazione, attività artistiche direttamente implicate nei diversi ambiti della società. Ed è il caso anche dei molti altri artigiani e imprenditori, che qui hanno mantenuto casa e lavoro, sapendo ritagliarsi nel proprio habitat attività solide, simboli di eccellenze del Made in Italy. Un territorio protetto alle pendici delle Alpi, sull’antica via della Lana, situato in luogo strategico, a un’ora da Milano e ancora meno da Torino, lontano dall’inquinamento delle grandi metropoli, dove il silenzio, la calma e la tranquillità di un equilibrio naturale integro annientano stress e ansie accumulate, con effetti rigeneranti immediati.