Dopo tre anni di restauri, Palazzo Moroni, un edificio storico situato nel cuore della città alta di Bergamo, sarà finalmente aperto al pubblico il prossimo 22 novembre. Affidato nel 2019 al Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) e alla Fondazione Musei di Palazzo Moroni, il palazzo sarà accessibile per visite che offriranno video racconti e proiezioni immersive.
Durante la pandemia, nel giugno 2020, i giardini e l’ortaglia di Palazzo Moroni, che si estendono su due ettari di campagna, furono aperti al pubblico. Successivamente, a settembre 2021, quattro sale con affreschi barocchi, chiamate Sala dell’Età dell’oro, dei Giganti, di Ercole e della Gerusalemme liberata, furono inaugurate. Questi affreschi, realizzati dal pittore Gian Giacomo Barbelli per celebrare il 500º anniversario della nascita di Giovanni Battista Moroni, sono un vero spettacolo per gli occhi.
Oltre alle sale già aperte, il palazzo aprirà cinque ulteriori sale al piano nobile il prossimo 22 novembre. Queste sale, caratterizzate da un allestimento ottocentesco, includono la Sala Gialla, la Sala Rosa, la Sala Azzurra, il Salottino Cinese e la Sala Turca. Inoltre, il mezzanino con il cucinone e l’appartamento utilizzato fino al 2009 dal conte Antonio Moroni, l’ultimo abitante della dimora, sarà accessibile al pubblico.
La riapertura di Palazzo Moroni includerà anche spazi di accoglienza rinnovati, come una biglietteria con negozio, e nuovi servizi e strumenti per accompagnare i visitatori durante la visita. Uno di questi strumenti è un video-racconto con proiezioni immersive che narra la storia della famiglia e del palazzo, con la voce di Luca Micheletti.
I lavori di restauro, finanziati dalla Regione Lombardia e sostenuti da aziende e privati, hanno permesso di mettere in sicurezza, conservare e valorizzare l’edificio. I giardini sono stati ampliati con terrazzamenti panoramici ai piedi della Rocca civica, mentre gli interni sono stati preservati con cura, mantenendo le decorazioni, gli arredi, gli oggetti e le opere d’arte della collezione di famiglia.
Tra i capolavori restaurati spiccano tre ritratti di Giovanni Battista Moroni: il “Ritratto di Isotta Brembati”, il ritratto di Giovanni Gerolamo Grumelli, noto come “Il Cavaliere in rosa”, e il “Ritratto di signora anziana”.
La riapertura completa di Palazzo Moroni rappresenta un importante traguardo per il FAI e la Fondazione Musei di Palazzo Moroni. Questo evento si inserisce nell’ambito dell’anno speciale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, commenta: “Con la riapertura completa del Palazzo Moroni, il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni celebrano un significativo traguardo nel cuore di Città Alta”.