Assoluzione per l’uccisione del padre a causa di inimputabilità. Assoluzione per l’uccisione della madre a causa di inimputabilità, o riconoscimento di seminfermità dopo l’esclusione dell’aggravante della premeditazione.
Riqualificazione del reato di distruzione di cadavere in occultamento di cadavere. Riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti i reati. Questa è la richiesta avanzata dalla difesa al termine dell’arringa nel processo in Corte d’Assise d’appello per il delitto di via Castel Roncolo a Bolzano.
Nel primo grado di giudizio, Benno Neumair, 33 anni, era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio dei suoi genitori, Peter Neumair e Laura Perselli. In aula, oggi, erano presenti gli zii Gianni Ghirardini e Ganesh Neumair. La difesa, rappresentata dagli avvocati Angelo Polo e Flavio Moccia, insiste sulla non imputabilità del loro assistito, affermando che è affetto da “gravi disturbi di personalità” che avrebbero reso “irrefrenabile” l’impulso di uccidere il padre durante una lite. La sua capacità di intendere e volere sarebbe stata “totalmente abolita, o almeno gravemente ridotta” anche al momento dell’uccisione della madre, commessa perché “non poteva accettare, con il cadavere del padre davanti, ciò che aveva fatto. Credere il contrario è pura fantasia”. La prossima udienza è prevista per lunedì, per eventuali repliche.
(Articolo tratto da ANSA)