”Beniamino Gigli: la celebrazione a Roma del grande tenore ‘Non ti scordar di me”’

Celebrato a Roma il grande tenore Beniamino Gigli

Il 30 novembre, giorno della sua morte, il celebre tenore Beniamino Gigli è stato omaggiato con un concerto nel Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. L’evento è stato organizzato dall’Associazione lirico musicale “Beniamino Gigli jr”, fondata nel 2007 dal nipote del cantante marchigiano.

Il tenore Marco Armiliato ha eseguito le arie immortali “E lucean le stelle” e “Non ti scordar di me”, accompagnato al pianoforte da Asia Gigli, pronipote del pianista. Durante la serata, Armiliato ha ricevuto il premio “Non ti scordar di me” come cittadino onorario di Recanati. Ha dichiarato: “È un onore per me ricevere questo premio, che si aggiunge alle tante esperienze straordinarie che ho vissuto sin dal primo momento in cui ho ascoltato la voce del grande tenore. Oggi vogliamo ricordarlo affinché la sua voce e il suo esempio continuino a ispirarci nel tempo e possano essere un punto di riferimento importante per le nuove generazioni”.

Durante la serata, si sono esibiti anche giovani cantanti del Conservatorio, ai quali sono state assegnate borse di studio dall’Associazione e dal Comune di Recanati. Inoltre, l’Associazione Beniamino Gigli jr ha avviato una raccolta fondi a sostegno della Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Umberto I di Roma. Asia Gigli, presidente dell’associazione fondata dal padre Beniamino Gigli jr, che era un medico pediatra, ha sottolineato l’impegno dell’associazione nel sostenere i giovani cantanti lirici attraverso concerti, eventi e concorsi lirici, nonché nel promuovere iniziative di beneficenza a favore dei bambini.

Nella sala accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, dove Beniamino Gigli ha studiato, è stata allestita una mostra con costumi di scena e oggetti appartenuti al tenore, offrendo ai presenti l’opportunità di immergersi nella sua straordinaria carriera e di apprezzare il suo talento senza tempo.

L’omaggio a Beniamino Gigli è stato un momento di grande emozione e di riflessione sulla sua eredità artistica. La sua voce potente e appassionata ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’opera lirica, e la sua memoria continua a ispirare e a influenzare le nuove generazioni di cantanti.

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