“Io che ho vissuto l’allontanamento dalla mia parrocchia, quando all’epoca confessai al mio sacerdote di essere trans, non posso che essere felice per questa svolta”. Così ha commentato Vladimir Luxuria la decisione del Dicastero per la Dottrina della Fede che stabilisce che un transessuale possa essere battezzato e che gli omosessuali possano essere padrini e testimoni di nozze.
“Sentire queste cose mi riempie di gioia”, ha aggiunto Luxuria, “fa sentire meno in conflitto le persone che vogliono la compatibilità tra l’orientamento sessuale e il diritto alla fede. Siamo tutti figli di Dio, abbiamo tutti il diritto di pregare e avere fede, non avere una chiesa che mantiene le porte aperte per cacciare le persone, ma piuttosto per farle entrare”.
Secondo Luxuria, questa apertura avviene “su più fronti” ed è “per me un grande segno. Tra le religioni monoteiste devo dire che sta facendo dei passi in avanti verso una chiesa per tutti e di tutti, una chiesa Madre, che non escluda ma includa”.