Fabio Panetta assume la carica di Governatore della Banca d’Italia in un momento economico difficile. L’inflazione è in calo e l’economia è stagnante, mentre il contesto internazionale è molto rischioso. Panetta ha esperienza nel gestire crisi bancarie, avendo affrontato importanti dossier come Carige, le quattro banche regionali in risoluzione e il dissesto di MontePaschi. Nonostante ciò, la situazione attuale è molto diversa da quella di qualche anno fa. Panetta dovrà affrontare la privatizzazione di MPS entro l’anno prossimo e risolvere le problematiche della Popolare di Bari e di altre banche minori nel Sud. Tuttavia, la sua agenda per i prossimi sei anni prevede anche altre sfide. Dovrà gestire la normalizzazione della politica monetaria, alleggerendo gradualmente i titoli del debito pubblico detenuti dalla Banca d’Italia e riducendo i dividendi pagati allo Stato. Panetta adotterà uno stile diverso da quello del suo predecessore, più misurato e analitico. I suoi rapporti con la politica e il governo di centro-destra potrebbero essere influenzati da questa differenza di approccio. Un altro tema centrale sarà l’euro digitale, di cui Panetta si è occupato come delegato presso la BCE. Dovrà gestire la parte italiana di questo progetto strategico, che ha un peso significativo grazie alla piattaforma pan-europea TIPS. Sullo sfondo, l’innovazione digitale sta ridisegnando il panorama finanziario mondiale, compresi gli scambi e i pagamenti. La Banca d’Italia sta lavorando a un progetto che consenta di regolare gli scambi sulle nuove piattaforme, mantenendo al contempo gli strumenti della finanza tradizionale.
Home Bankitalia: l’inizio dell’era Panetta e la sfida della normalizzazione della politica monetaria