La rassegna cagliaritana di In Viaggio con la Banca d’Italia prosegue oggi con l’Open Day presso la Sede della Banca d’Italia di Cagliari, in Largo Carlo Felice 13. Durante l’intera giornata sono previste visite guidate per conoscere la Banca d’Italia, il suo patrimonio artistico e i servizi offerti ai cittadini. Alle ore 12 si è tenuto l’incontro “Tu e l’economia – Orientarsi per scegliere meglio”, dedicato ad approfondire temi di educazione e cultura economico-finanziaria, con gli operatori del terzo settore.
Paola Ansuini, del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha introdotto l’incontro presentando gli obiettivi del programma di formazione degli adulti proposto dalla Banca. Il programma è destinato alle persone più vulnerabili, come migranti, detenuti e anziani, che spesso sono esclusi dal pieno esercizio della propria cittadinanza attiva. L’educazione finanziaria è un elemento fondamentale per favorire l’inclusione nell’ambito economico-finanziario.
Pietro Muratore, Vice Direttore della Sede di Cagliari della Banca d’Italia, ha illustrato il programma di In Viaggio con la Banca d’Italia, sottolineando l’opportunità offerta dall’Open Day. Ha parlato delle funzioni delle filiali della Banca sul territorio e dell’impegno nell’educazione finanziaria, che si concretizza in numerose iniziative a favore dei cittadini e degli studenti per migliorare la competenza e colmare i gap in ambito economico-finanziario. Ha inoltre evidenziato le iniziative in programma nel Mese dell’Educazione finanziaria, che mirano a una maggiore consapevolezza dei giovani sul proprio futuro, anche in campo economico.
Lucia Sironi, del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha presentato il percorso di “Tu e l’economia – Orientarsi per scegliere meglio”. Ha illustrato il punto di partenza del percorso, ovvero la collaborazione con le scuole per gli adulti sul territorio, coinvolgendo anche persone fragili come migranti e carcerati. Il percorso didattico si basa su strumenti innovativi come un’app dedicata, un fascicolo per gli studenti e un manuale per i formatori. Gli utenti hanno un ruolo attivo, grazie al modello a classe rovesciata utilizzato nell’app, che permette di affrontare le esigenze dei discenti adulti con esempi tratti dalla loro vita quotidiana e un linguaggio immediato.
Il progetto formativo si articola su dodici temi, tra cui gli strumenti di pagamento, il risparmio, l’impiego del risparmio, i prestiti e la tutela del cliente. L’obiettivo è fornire conoscenze economico-finanziarie a persone che spesso sono escluse da questo ambito, come anziani, migranti e persone meno istruite. L’educazione finanziaria può contribuire a una maggiore consapevolezza e partecipazione alla vita politica e sociale del Paese, favorendo l’inclusione economica e sociale.
Don Marco Lai, Direttore della Caritas Diocesana di Cagliari, ha elogiato l’iniziativa della Banca d’Italia rivolta al terzo settore, sottolineando il ruolo della Caritas nel promuovere percorsi di emancipazione per le persone più fragili. Ha menzionato l’impegno della Fondazione anti-usura, di cui è Presidente, nel supporto alle persone coinvolte in problemi di sovraindebitamento. Ha ribadito l’importanza dell’ascolto come elemento primario nella cura e nella protezione delle persone vulnerabili, sottolineando l’importanza dell’educazione finanziaria per prevenire gravi problemi finanziari.
Giuseppe Ennas, Dirigente scolastico CPIA1 Cagliari, ha evidenziato il ruolo del CPIA nella formazione degli adulti, che permette loro di vivere meglio e di avere una cittadinanza attiva più consapevole. Ha sottolineato l’importanza dell’educazione finanziaria anche per gli studenti stranieri, che partono dai programmi di conoscenza dell’italiano e dell’istruzione di base, per poi affrontare i percorsi specifici sull’educazione finanziaria.
Marilisa Guida, del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha evidenziato l’importanza dell’educazione finanziaria per superare le disuguaglianze e creare inclusione economica e sociale. Ha individuato le persone più fragili come quelle che vivono un’analfabetismo finanziario, come anziani, donne con lavori precari, persone meno istruite, persone che vivono al Sud e migranti. La cultura finanziaria può avviare percorsi di cittadinanza, permettendo a queste persone di essere cittadini più consapevoli e partecipi nella vita politica e sociale del Paese. L’iniziativa si rivolge al mondo della scuola e al terzo settore, che possono segnalare i propri formatori che verranno formati dalla Banca d’Italia, per diffondere il programma di educazione finanziaria alla collettività.
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