Assolto Claudio Galli, titolare dei bagni Liggia a Genova
Claudio Galli, proprietario dello stabilimento balneare Liggia a Genova, è stato assolto dalle accuse di occupazione abusiva di demanio pubblico. La lunga battaglia legale, che ha coinvolto le concessioni demaniali e la direttiva Bolkestein, si è conclusa con la decisione del giudice di non ritenere il fatto un reato.
L’inizio dell’odissea giudiziaria dei bagni Liggia
Tutto è cominciato nel 2019, quando la Capitaneria di porto è intervenuta a seguito della demolizione di un muretto di uno stabilimento vicino da parte di Galli. Nonostante l’approvazione del Comune, il pubblico ministero ha avviato un’indagine sul titolare, assistito dall’avvocato Michele Ciravegna, per l’occupazione abusiva dell’area in violazione della direttiva Bolkestein.
I bagni sono stati sequestrati, poi dissequestrati e nuovamente sequestrati. Nel frattempo, il giudice per le indagini preliminari ha ordinato alla procura di indagare sulle concessioni in tutta Italia, un procedimento ancora in corso contro ignoti. Infine, la procura ha assegnato lo stabilimento al Comune per metterlo a gara, ma il Tar ha deciso di riassegnarlo al titolare. L’avvocato Ciravegna ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di questa pronuncia importante non solo per Galli, ma per tutti i balneari”.
La decisione della Cassazione e la proroga delle concessioni
La scorsa settimana, le sezioni unite civili della Cassazione hanno annullato la decisione dei giudici amministrativi che avevano respinto la proroga delle concessioni fino al 2033. La questione sarà nuovamente discussa in un’altra udienza.
La vicenda dei bagni Liggia ha rappresentato un caso emblematico nel dibattito sulle concessioni demaniali e sulla direttiva Bolkestein. L’assoluzione di Claudio Galli segna una svolta significativa per lui e per l’intera categoria dei balneari, che hanno seguito con attenzione lo sviluppo di questa vicenda legale complessa e lunga.