Avvicinamento all’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto: aggiornamenti sulle fasi cruciali

L’apertura dei cantieri per il Ponte sullo Stretto si avvicina, con finanziamenti assicurati e pareri favorevoli, ma restano questioni legali che potrebbero ritardare l’inizio dei lavori previsto per il 2025.
Avvicinamento all'avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto: aggiornamenti sulle fasi cruciali - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

L’attesa per l’apertura dei cantieri del Ponte sullo Stretto si fa intensa, con la prospettiva di avviare i lavori entro la fine dell’anno in corso. La copertura finanziaria per il progetto è stata finalmente assicurata grazie agli interventi previsti nell’ultima manovra, che hanno aggiunto un miliardo e mezzo di euro al bilancio destinato all’opera, portando il totale stimato a 13,5 miliardi di euro al termine dei lavori. Recentemente, la Commissione di Valutazione di impatto ambientale ha espresso un parere favorevole, mentre la Conferenza dei Servizi si è conclusa praticamente alla vigilia di Natale, accelerando ulteriormente il processo.

Ultimi passaggi per l’approvazione del progetto definitivo

Un elemento cruciale che ancora manca è il progetto definitivo, comprensivo del piano economico-finanziario. Questa fase è attualmente sotto elaborazione e rappresenta un passo necessario prima di poter procedere con il cantiere. L’approvazione finale sarà di competenza del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile , presieduto dalla premier Giorgia Meloni. Secondo le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini, il via libera del Cipess dovrebbe essere concesso tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Questo momento sarà decisivo per poter imprimere un’accelerata all’inizio dei lavori, previsto per il 2025.

Questioni legali in sospeso e potenziali ritardi

Nonostante i progressi, restano aperti alcuni nodi di carattere giuridico che potrebbero influire sull’avvio del progetto. Attualmente sono cinque i procedimenti legali attinenti all’opera in fase di svolgimento. Due contenziosi vedono coinvolti il consorzio Eurolink e la Parson Transportation contro la società Stretto di Messina. Questi casi sono in attesa di udienza, uno fissato per giugno in Corte d’Appello e l’altro per il 20 gennaio 2024, entrambi con la possibilità di ritardare ulteriormente l’ingresso nei cantieri.

Oltre ai procedimenti citati, c’è una class action promossa da 104 cittadini contro la Stretto di Messina, alla quale si sono uniti ulteriori 139 privati che sostengono l’importanza dell’infrastruttura. Questa azione legale mira a dimostrare la responsabilità della società e richiede un risarcimento per i danni subiti, denunciando la continuazione dell’attività di realizzazione del ponte nonostante vi siano dubbi sull’interesse strategico e sulla fattibilità del progetto sotto diversi aspetti, quali quelli ambientali e strutturali.

In aggiunta, vi sono due ricorsi presentati al Tar del Lazio, uno da Legambiente, Lipu e Wwf Italia e l’altro dai comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Queste vertenze giuridiche mostrano come anche la comunità locale e le associazioni ambientaliste siano attivamente impegnate nel monitoraggio delle fasi di sviluppo del ponte, ritenendolo un progetto controverso da vari punti di vista.

Prospettive future e attenzione pubblica

L’attenzione pubblica sul Ponte sullo Stretto è in aumento, poiché la realizzazione dell’opera rappresenta un tema caldo per la politica e l’economia del nostro paese. La complessità del progetto e le sfide legali evidenziano quanto siano delicate le dinamiche che ruotano attorno a questa infrastruttura. Mentre si attende la definitiva approvazione e l’avvio delle operazioni, cresce il dibattito sulla necessità di bilanciare lo sviluppo economico con le considerazioni ambientali, risultando di fondamentale importanza seguire l’evoluzione di queste vicende nei prossimi mesi.

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