Un’importante tappa nell’indagine sull’omicidio di Giulia Cecchettin si terrà oggi a Padova, con l’esame autoptico che cercherà di svelare alcuni dettagli fondamentali. Il medico legale, assistito dai consulenti nominati dalle parti coinvolte, dovrà stabilire quando esattamente è avvenuta la morte della giovane, in che modo è stata uccisa e se il suo corpo ha subito sevizie. Quest’ultima informazione potrebbe essere determinante per l’accusa di crudeltà che potrebbe essere mossa a Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia, attualmente in carcere per l’omicidio.
Nel frattempo, Turetta sarà interrogato oggi nel carcere di Verona dal pm di Venezia Andrea Petroni. Dopo le brevi dichiarazioni fatte davanti al gip Benedetta Vitolo, il giovane studente universitario, difeso dall’avvocato Giovanni Caruso, potrebbe decidere di rispondere alle domande degli inquirenti e fornire ulteriori dettagli sul delitto avvenuto l’11 novembre scorso. Questa potrebbe essere la prima volta in cui Turetta ricostruisce la serata trascorsa con Giulia, dal momento in cui hanno lasciato il centro commerciale di Marghera fino al tragico epilogo nella villetta della famiglia Cecchettin a Vigonovo (Venezia), dove la giovane è stata accoltellata e un testimone ha chiamato il 112 per segnalare le sue urla.
Durante l’interrogatorio, Turetta dovrà spiegare la presenza di coltelli, nastro adesivo e sacchi neri che aveva con sé. È importante capire perché ha utilizzato questi oggetti e se aveva pianificato in anticipo l’omicidio. Inoltre, sarà fondamentale comprendere il motivo per cui ha cercato di coprire il cadavere e di disfarsene in un dirupo vicino al lago di Barcis, a oltre 100 chilometri di distanza dal luogo del delitto. Questi dettagli saranno cruciali per la costruzione dell’accusa, che potrebbe includere anche l’aggravante della premeditazione.
L’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin rappresenta un passo importante per far luce su questo tragico evento e per garantire giustizia alla giovane vittima. Sarà compito dei periti medici e degli inquirenti analizzare attentamente le prove e i dettagli raccolti, al fine di ricostruire con precisione la dinamica dell’omicidio e di presentare un solido capo d’accusa contro Filippo Turetta. La speranza è che questo processo possa portare a una risposta definitiva sulle circostanze della morte di Giulia e a una condanna adeguata per il responsabile di questo terribile crimine.