Aurora boreale inaspettata illumina il cielo italiano: effetto di una tempesta geomagnetica

Una terza tempesta geomagnetica in tre giorni sta attualmente interessando l’Italia. Non è ancora chiaro se ci saranno nuove aurore boreali nel cielo italiano, ma è certo che il Sole sta raggiungendo il picco di attività del suo ciclo, secondo il professor Mauro Messerotti dell’Università di Trieste. Le aurore boreali osservate in Italia poco più di un mese fa sono state causate dall’aumento dell’attività solare, ma erano visibili solo nelle regioni settentrionali. Messerotti afferma che la vicinanza temporale di questi due fenomeni indica che il Sole sta raggiungendo il massimo dell’attività del ciclo 25, previsto per il 2024.

L’evoluzione del fenomeno

Secondo Messerotti, è difficile prevedere se il fenomeno si ripeterà stasera con minore intensità, ma al momento si sta verificando una tempesta geomagnetica moderata di classe G2. Sarà interessante vedere come si svilupperà nel corso della giornata. L’esperto sottolinea anche la presenza di un ampio buco coronale sul meridiano centrale del Sole, che accelera i flussi di vento solare veloce verso la Terra. In passato, tempeste solari molto intense in cicli solari precedenti hanno causato aurore visibili quasi fino all’equatore, come nel caso della tempesta solare del 13 marzo 1989 e delle tempeste di Halloween nel 2003.

La fenomenologia del Sole

L’aurora polare è il risultato di un’importante interazione tra il Sole e la Terra, in particolare tra il vento solare e la magnetosfera terrestre, spiega l’astrofisico Gianluca Masi. Quando il Sole emette una grande quantità di plasma, costituito da particelle cariche come protoni ed elettroni, queste vengono trasportate nel vento solare e raggiungono la Terra. Quando queste particelle cariche interagiscono con la magnetosfera terrestre, si verificano fenomeni che coinvolgono l’alta atmosfera, come la ionosfera, dando origine alle magnifiche aurore polari. Di solito, le aurore sono visibili solo alle latitudini polari, ma quando l’attività solare è particolarmente intensa, possono essere osservate anche a latitudini intermedie come quelle dell’Italia.

Una piacevole sorpresa per gli appassionati di astronomia

Lo spettacolo celeste è stato una piacevole sorpresa per gli appassionati di astronomia, con segnalazioni provenienti da diverse parti d’Italia, soprattutto dal Veneto a Ravenna e fino alla Puglia, secondo Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani. Le zone con cieli più bui, lontane dalle luci delle città, come le Dolomiti e alcune zone costiere, hanno avuto maggiori possibilità di osservare le aurore. È stato un evento davvero suggestivo per gli appassionati di astronomia in tutta Italia.

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