Gli stipendi dei sindaci delle città metropolitane subiranno un aumento significativo a partire dal 2024, grazie alla legge di bilancio 2022 del governo Draghi. Questa legge stabilisce che i salari dei sindaci saranno paragonati a quelli dei presidenti di Regione e alla popolazione che amministrano. Gli aumenti stipendiali sono già stati attuati nel 2022 e nel 2023, ma sarà il prossimo anno che entreranno pienamente in vigore. I sindaci delle città metropolitane guadagneranno 13.800 euro lordi al mese, ovvero 6.800 euro in più rispetto al 2021. Mentre quelli dei comuni più piccoli riceveranno poco più di 2.200 euro, un aumento di 520 euro rispetto a due anni fa.
A titolo di paragone, l’indennità del presidente della Repubblica è attualmente di 18.400 euro lordi al mese, mentre quella del sindaco di Milano, Napoli o Roma sarà inferiore di 4.600 euro. Secondo il Messaggero, la paga di Roberto Gualtieri e Giuseppe Sala è praticamente raddoppiata, passando da 7.000 a 14.070 euro lordi mensili nel 2022. Il salario mensile lordo del sindaco di una città metropolitana è quindi aumentato di 10.070 euro nel 2022 e ha raggiunto quota 11.629 euro nel 2023. Ora ci sarà un ulteriore aumento di 2.200 euro nel 2024.
Anche i sindaci delle città capoluogo avranno un significativo aumento salariale. Fino a due anni fa, prendevano 5.205 euro lordi al mese, mentre da gennaio riceveranno 11.040 euro lordi. Ad esempio, a Viterbo il salario passerà da 4.508 a 9.660 euro. I sindaci dei comuni con una popolazione tra i 30.000 e i 50.000 abitanti guadagneranno 1.700 euro in più al mese, passando da 3.100 a 4.830 euro.
Per i comuni con una popolazione tra i 5.000 e i 10.000 abitanti, lo stipendio medio mensile sarà di 4.000 euro, mentre per quelli con 3.000 abitanti l’indennità ammonterà a 2.208 euro. Gli aggiornamenti stipendiali dipendono dall’aggiornamento dei livelli, che erano rimasti invariati dal 2000 e successivamente ridotti nel 2006. In questi anni, solo gli stipendi dei sindaci dei comuni con meno di 3.000 abitanti erano stati aumentati.
La legge di bilancio prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 220 milioni nel 2024 per coprire questi aumenti stipendiali.
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