Il presidente Sergio Mattarella ha espresso preoccupazione per l’aumento delle tensioni internazionali e l’allargarsi delle faglie tra i Paesi e le regioni del mondo. Durante il suo discorso alla Fao per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, ha sottolineato il ritorno di atteggiamenti imperialistici e nazionalismi. Ha inoltre ricordato che il Medio Oriente è nuovamente in fiamme a causa di un vile attacco che ha portato a un aumento delle violenze.
L’uso di cibo e acqua come strumenti di guerra è un delitto
Mattarella ha condannato l’uso di cibo e acqua come strumenti di guerra, affermando che la guerra contribuisce all’instabilità e alla diffusione dell’insicurezza alimentare e della scarsità di beni essenziali. Ha criticato la decisione di Mosca di uscire dall’accordo sul grano, definendola una scellerata decisione che peggiora ulteriormente la situazione. Ha sottolineato che il diritto al cibo e all’acqua sono parte del diritto alla vita e richiedono cooperazione.
Moltiplicare gli sforzi per porre fine alla fame nel mondo
Mattarella ha ringraziato per l’opportunità di intervenire alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione e ha sollecitato la comunità internazionale, in particolare i Paesi più prosperi, a moltiplicare gli sforzi per porre fine alla fame nel mondo e garantire un equo accesso al cibo. Ha evidenziato che il numero di persone che soffrono di malnutrizione è in aumento, segnalando un ritardo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La fame è causa di violenze e guerre
Mattarella ha sottolineato che la fame è una causa concorrente o scatenante di violenze e guerre e che contrastarla è un’opera di pace. Ha affermato che combattere la fame non solo nel presente, ma anche sradicare le cause che ne sono all’origine, come la povertà persistente, i conflitti e i cambiamenti climatici, è fondamentale per rendere sostenibile la vita sul pianeta.
Sradicare le cause all’origine della povertà
Il presidente ha evidenziato che raggiungere la sostenibilità significa combattere la fame nel presente e sradicare le cause che ne sono all’origine. Ha citato la difficoltà di alcune regioni del mondo di uscire dalla spirale della povertà, i conflitti e le catastrofi naturali causate dal cambiamento climatico. Ha fatto riferimento alle recenti inondazioni in Libia come tragica testimonianza di questi problemi.