Il desiderio di avere un “lato B” più sodo e armonioso sta portando sempre più persone in Italia a richiedere interventi di chirurgia plastica per ritoccare, rimpolpare o modellare i glutei. Secondo il chirurgo plastico Fabio Fantozzi, l’aumento della domanda è legato al fenomeno dei social media e alla maggiore consapevolezza del proprio corpo.
Fantozzi spiega che esistono diverse tecniche per migliorare i glutei. La prima è l’impianto di protesi intramuscolari, una tecnica eseguita in sala operatoria che offre risultati permanenti. La seconda tecnica è il lipofilling, che prevede l’aspirazione del grasso da altre parti del corpo e la sua reiniezione nei glutei. Questa procedura richiede anche un intervento in sala operatoria.
Un’alternativa più “soft” è l’utilizzo di un acido ialuronico specifico per il corpo. Questa tecnica permette di ottenere piccoli aumenti dei glutei e l’effetto dura circa un anno. Si tratta di un intervento ambulatoriale, ma richiede un giorno di riposo dopo l’intervento.
Negli ultimi 20 anni, la chirurgia plastica ha subito una grande evoluzione. Secondo Fantozzi, l’aumento del 300% degli interventi è dovuto alla globalizzazione del settore. Prima il Brasile era considerato la patria della chirurgia plastica, ma ora anche l’Europa, con Italia, Germania e Spagna in testa, ha numeri importanti. Inoltre, grazie ai social media, non ci sono più differenze tra i paesi e non ci sono più tabù o differenze di censo o classe sociale nella richiesta di chirurgia plastica.
La richiesta di interventi di chirurgia plastica per migliorare i glutei è in aumento in Italia. Le tecniche utilizzate includono l’impianto di protesi, il lipofilling e l’utilizzo di acido ialuronico. La globalizzazione del settore e l’influenza dei social media hanno contribuito a rendere la chirurgia plastica più accessibile e accettata.
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