Aumento della spesa natalizia: oltre 25 miliardi per regali, pranzi e viaggi

Il Natale 2023 in Italia prevede spese superiori a 25 miliardi di euro, con un aumento significativo per regali, cibo e viaggi, nonostante l’inflazione sui prezzi alimentari.
Aumento della spesa natalizia: oltre 25 miliardi per regali, pranzi e viaggi - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Il Natale 2023 si prospetta come un periodo festivo ricco di spese per le famiglie italiane, che investiranno complessivamente oltre 25 miliardi di euro per regali, cibo, pranzi al ristorante e viaggi. Gli italiani non sembrano intenzionati a risparmiare, nonostante l’aumento dei prezzi alimentari. Secondo le stime del Codacons, la spesa media per ogni famiglia si attesterà intorno ai 992 euro, delineando un Natale caratterizzato da un significativo sforzo economico.

La spesa per i regali supera i 9 miliardi

La voce principale della spesa natalizia sarà quella dei regali, con un investimento che raggiungerà i 9,5 miliardi di euro. Questo valore risente positivamente dell’effetto Black Friday, che ha spinto molte famiglie a fare acquisti in anticipo durante le promozioni. Gli analisti prevedono che un acquisto su due avvenga proprio durante questo periodo di sconti, dimostrando come gli italiani stiano cercando di ottimizzare le proprie spese approfittando delle offerte. Questo trend potrebbe rivelare un cambio nei comportamenti di consumo in vista delle festività, con famiglie che si organizzano meglio e pianificano acquisti più strategici.

Ristoranti e cibo: oltre 3 miliardi spesi per i pranzi festivi

Le tradizionali tavole natalizie non si limiteranno appena ai regali, ma porteranno anche a un notevole aumento delle spese alimentari, in particolare per il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale. La spesa in questo ambito è stimata oltre 3 miliardi di euro. Tuttavia, le famiglie italiane dovranno affrontare l’ombra del caro-prezzi, con i costi dei principali alimenti in crescita. Alcuni dei rincari più significativi interessano il burro, che ha registrato un aumento del 20%, e i pomodori, i cui prezzi sono balzati addirittura del 23,7%. Altri alimenti, come il caffè e l’olio d’oliva, hanno visto aumenti rispettivamente del 13,3% e del 9,7%.

Per dolci tipici delle festività, come pandori e panettoni, si registrano aumenti moderati del 4%. I prezzi medi oscillano tra 5 e 7 euro per i prodotti industriali, con opzioni di alta qualità che raggiungono anche i 14 euro. Le varianti artigianali superano i 30 euro, arrivando a quotazioni di 60 euro per i marchi più famosi. Nonostante questi costi elevati, la tradizione dolciaria continua a rimanere centrale nelle celebrazioni natalizie italiane.

Il turismo natalizio: un impatto economico di 12,7 miliardi

Non solo regali e pranzi, ma anche viaggi rappresentano una parte significativa delle spese delle famiglie italiane durante le festività natalizie. Si stima che milioni di italiani si muoveranno per trascorrere il Natale in viaggio, contribuendo a un giro d’affari di circa 12,7 miliardi di euro. Questa quantità riflette l’importanza delle celebrazioni come momento di ritrovo e convivialità, nonché un piacevole sollievo per molti dopo un anno di impegni e sfide.

Questa tendenza al turismo inneggia a un Natale caratterizzato dalla socializzazione, con molte famiglie pronte a spostarsi verso destinazioni turistiche o a visitare parenti lontani. Le spese per l’alloggio, la ristorazione e le attività turistiche saranno quindi parte integrante di questo festoso periodo, facendo sì che il Natale 2023 si configuri non solo come una celebrazione religiosa o familiare, ma anche come un’opportunità per riunirsi in luoghi significativi, contribuendo così all’economia locale.

Le festività di quest’anno trascendono l’idea di semplice celebrazione e si configurano come un momento di investimento economico e sociale, che coinvolge vari aspetti della vita a partire dai regali fino alle tradizioni culinarie e ai viaggi.

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