Il numero di migranti in transito alla frontiera di Ventimiglia sta aumentando a causa dei respingimenti delle autorità francesi e degli ultimi sbarchi a Lampedusa. La Caritas di Ventimiglia ha riferito di aver aumentato il numero di pasti serviti, che ora sono 250 al giorno rispetto ai 180 di qualche giorno fa. La maggior parte di questi migranti proviene dall’Africa sub-sahariana, soprattutto dal Sudan, Eritrea e Costa d’Avorio. Al momento non ci sono molti afghani o siriani, che di solito seguono la rotta balcanica. Anche il Punto di Assistenza Diffusa (PAD), situato vicino alla sede della Caritas, è spesso pieno, in particolare di famiglie, donne e bambini. È previsto che il ministro degli Interni Matteo Piantedosi arrivi a Ventimiglia lunedì prossimo per discutere delle questioni di ordine pubblico e sicurezza e per discutere della possibile creazione di un centro di permanenza e rimpatrio (CPR) a Ventimiglia o nelle vicinanze. Tuttavia, la Caritas ha dichiarato di essere d’accordo con la posizione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che ha sottolineato l’importanza di rispettare i diritti umani delle persone e ha dichiarato che i CPR non sarebbero una risposta adeguata alle necessità umanitarie e all’accoglienza dei migranti in transito.
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