Sono aumentati i casi di Dengue trasmessi localmente in Italia, passando da 49 a 58 rispetto alla settimana precedente. I casi sono stati registrati in quattro episodi di trasmissione non collegati tra loro, con 30 casi confermati nella provincia di Lodi, 2 casi nella provincia di Latina e 25 casi nella provincia di Roma, con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e 1 caso ad Anzio. Attualmente sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici. Tutti i casi, di cui è noto l’esito, sono guariti o in via di miglioramento.
Nel corso dell’anno sono stati notificati anche 273 casi di Dengue importati da altri Paesi, in aumento rispetto ai 212 casi della precedente rilevazione. Questi dati emergono dal bollettino della febbre Dengue aggiornato al 16 ottobre dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
Nonostante il numero limitato di casi, la trasmissione autoctona del virus sta evolvendo, come evidenziato dall’Iss. Sono in corso attività di disinfestazione contro le zanzare e nelle aree in cui si è verificata una trasmissione locale sono state adottate tutte le misure preventive previste per tutelare i trapianti e le trasfusioni.
L’Iss raccomanda di proteggersi dalle punture delle zanzare durante le ore di massima densità e di evitare tutte quelle situazioni che possono favorire lo sviluppo delle zanzare. È importante adottare misure di protezione individuale, come l’utilizzo di repellenti per insetti e l’abbigliamento adeguato.
La situazione dei casi di Dengue in Italia sta richiedendo un’attenzione particolare da parte delle autorità sanitarie. È fondamentale continuare a monitorare la situazione e adottare tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione del virus. La collaborazione tra le istituzioni e la sensibilizzazione della popolazione sono fondamentali per contrastare efficacemente la trasmissione della malattia.
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