Il premier belga Alexander De Croo, insieme al premier svedese Ulf Kristersson e alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ha dichiarato che uno degli elementi cruciali dell’attacco terroristico di lunedì sera a Bruxelles è che l’attentatore era un immigrato illegale. De Croo ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema in modo coordinato.
Più strumenti per rimpatriare chi non ha diritto all’asilo
Gli Stati membri dell’UE hanno bisogno di più strumenti per rimpatriare coloro che richiedono asilo ma non ne hanno diritto. È necessario stipulare più accordi di rimpatrio con i Paesi di origine per poter effettuare i rimpatri. De Croo ha sottolineato che gli aiuti dell’UE al vicinato non possono essere senza condizioni.
Alzare le misure di sicurezza per proteggere le società libere e democratiche
Il premier svedese Ulf Kristersson ha affermato che non si può rinunciare ai valori della democrazia, dell’apertura e della libertà . È necessario aumentare le misure di sicurezza per proteggere le società libere e democratiche. Kristersson ha anche sottolineato l’importanza di proteggere i confini e distinguere tra presenze legali e illegali.
Vittime dell’attacco terroristico cittadini svedesi
Le due vittime dell’attacco terroristico a Bruxelles erano cittadini svedesi. Sono stati presi di mira dall’attentatore, che ha utilizzato un’arma lunga, probabilmente a causa del fatto che indossavano la maglia della Nazionale di calcio svedese. L’attacco è avvenuto nella zona del Canale, vicino a Molenbeek.
Attentatore condannato in Svezia per fatti di droga
Abdesalem L., cittadino tunisino autore dell’attacco, era stato condannato in Svezia nel 2012 per reati legati alla droga. Era stato arrestato a Malmo per traffico di droga e condannato a due anni e due mesi di reclusione per possesso di cocaina. Nel novembre 2019 aveva chiesto asilo in Belgio, ma la sua richiesta era stata respinta.