Un pareggio deludente ha caratterizzato la terza giornata di Champions League tra Atalanta e Celtic, con un risultato finale di 0-0. Nonostante la solidità difensiva degli scozzesi, la Dea ha mostrato una netta superiorità in termini di occasioni da gol, lasciando con l’amaro in bocca i tifosi bergamaschi. La partita, che si è svolta al Gewiss Stadium, ha visto i padroni di casa dominare il campo, ma la mancanza di incisività e alcuni interventi chiave del portiere avversario hanno negato loro una vittoria che sembrava alla portata.
L’allenatore del Celtic, Brendan Rodgers, ha scelto di adottare un approccio tattico più cauto rispetto alla sconfitta subita contro il Borussia Dortmund, dove la sua squadra aveva subito sette gol. Questa volta, ha schierato un undici più difensivo, puntando a bloccare le azioni offensive dell’Atalanta. La scelta ha dato i suoi frutti, con la squadra scozzese che è riuscita a resistere alla pressione costante degli avversari, limitando considerevolmente le occasioni da rete per i bergamaschi.
La fase difensiva del Celtic si è dimostrata continua nel corso della partita. Pur avendo avviato la gara in modo proattivo, con tentativi di controllare il gioco, è stata costretta a rimanere concentrata sugli attacchi dell’Atalanta. La squadra a tinte verdi e bianche ha fatto fatica a costruire azioni pericolose, mentre la Dea, spinta dalla necessità di ottenere punti, ha invaso l’area avversaria con movimenti rapidi e tiri tempestivi. Tuttavia, la determinazione difensiva e la tempistica impeccabile di Schmeichel, portiere del Celtic, hanno impedito agli attaccanti di concretizzare.
Sin dall’inizio della partita, l’Atalanta ha mostrato grande intraprendenza e creatività nel gioco offensivo. La prima occasione è arrivata con Bellanova, che ha avuto l’opportunità di colpire di testa in area, ma il suo tentativo è risultato troppo debole. I bergamaschi hanno continuato a costruire buone trame di gioco, trovando in Pasalic una risorsa fondamentale. L’ex giocatore del Milan ha colpito due traverse nel primo tempo, dimostrando di essere una minaccia concreta su palla inattiva.
L’intensificazione del gioco atlantino ha spinto il Celtic sulla difensiva, ma nonostante siano stati creati numerosi spazi, le conclusioni finali sono state frequentemente bloccate o deviate. Un’altra ottima opportunità è stata fallita da Pasalic, che, trovatosi solo sul dischetto, ha calciato centralmente, permettendo a Schmeichel di intervenire e mantenere a galla la sua squadra. Anche Retegui si è reso pericoloso con colpi di testa, che hanno evidenziato una difesa scozzese sempre in difficoltà.
Il secondo tempo ha visto nuovamente un’Atalanta propositiva. Nonostante un leggero calo di intensità, la squadra ha continuato a cercare il gol. Pasalic ha avuto un’altra opportunità favorevole, ma il suo tentativo, pur essendo ben costruito, è finito sul fondo. D’altro canto, il Celtic ha tentato di rispondere: il talento giovane Idah ha impegnato Carnesecchi con un tiro potente da fuori, confermando che gli scozzesi non erano totalmente rassegnati a un destino avverso.
Con il passare dei minuti, la pressione dell’Atalanta è aumentata e le occasioni si sono susseguite, con un tiro di Hien che si è rivelato pericoloso. Nonostante i ripetuti tentativi, la solidità difensiva del Celtic, combinata con il continuo lavoro di Schmeichel, ha avuto la meglio su ogni azione avversaria. Alla fine, il risultato di 0-0 ha sancito un pareggio che, per l’Atalanta, rappresenta un’opportunità sfuggita, mentre il Celtic si gode un importante punto in trasferta, mantenendo viva la speranza nella competizione.
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