Assolto l’agente accusato di violenze in carcere: l’indagato ritenuto inattendibile

L’agente penitenziario Angelo Di Costanzo è stato assolto dall’accusa di aver preso parte alle violenze nei confronti dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020. La decisione è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale, Pasquale D’Angelo, dopo il processo svoltosi con rito abbreviato.

Nelle motivazioni depositate di recente, il giudice ha sottolineato che Di Costanzo non è stato riconosciuto da nessun detenuto come uno degli aggressori. Il testimone che lo ha identificato come partecipe delle violenze è stato considerato non attendibile dall’accusa.

Il percorso seguito dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per incriminare Di Costanzo è stato descritto come complesso dal giudice. L’agente non era stato incluso tra i 52 indagati alle quali erano state applicate le misure cautelari nel giugno 2021. Inoltre, non era tra i 70 che avevano ricevuto l’avviso di garanzia. Nessun detenuto lo aveva riconosciuto come coinvolto nelle aggressioni.

La sentenza di assoluzione è il risultato del processo con rito abbreviato scelto da Di Costanzo e dall’altro agente coinvolto, Vittorio Vinciguerra.

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