Sentenza di innocenza per Oliverio e Aiello
CATANZARO, 3 aprile 2025 – La Corte d’Appello ha ufficialmente confermato l’ innocenza di Mario Oliverio , ex presidente della Regione Calabria , e Ferdinando Aiello , ex deputato del Partito Democratico , riguardo all’accusa di peculato . Questa sentenza è il risultato di un processo che ha catturato l’ attenzione pubblica, incentrato sulla presunta distrazione di fondi pubblici durante il ” Festival dei Due Mondi ” di Spoleto , svoltosi nel luglio 2018 .
Dettagli della sentenza
L’avvocato Enzo Belvedere , legale di Oliverio e Aiello , ha confermato che la Corte ha ribadito l’ assoluzione già pronunciata dal Tribunale di Catanzaro . Secondo l’ accusa , Aiello sarebbe stato l’ istigatore e Oliverio l’ esecutore di un comportamento illecito legato alla partecipazione della Regione Calabria all’ evento culturale . Tuttavia, la Corte ha stabilito che non esistevano prove sufficienti a sostenere tali affermazioni.
Impatto della decisione
Questa decisione della Corte d’Appello rappresenta un momento cruciale per i due politici , che hanno sempre proclamato la loro innocenza . La vicenda ha generato un ampio dibattito mediatico, sollevando interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici e sulla trasparenza delle istituzioni . La sentenza di oggi segna un passo significativo verso la conclusione di un caso che ha dominato le cronache per anni.
Reazioni degli interessati
Oliverio e Aiello , visibilmente sollevati, hanno espresso la loro gratitudine per il riconoscimento della loro innocenza . Questo verdetto non solo riabilita la loro immagine pubblica , ma solleva anche interrogativi su come vengano gestiti e monitorati i finanziamenti per eventi culturali di grande importanza.
Riflessioni sul festival dei due mondi
Il ” Festival dei Due Mondi ” è un evento di prestigio che attira artisti e visitatori da ogni parte del mondo , e la sua organizzazione è stata frequentemente al centro di discussioni sull’uso dei fondi pubblici . La sentenza della Corte d’Appello potrebbe ora stimolare una riflessione più ampia sulla necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche destinate alla cultura .