La trasmissione Report della Rai ha portato alla luce un fatto sorprendente: l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, proposta da Totò Cuffaro in quota Dc, è figlia del vecchio capomafia degli anni ’40, Domenico Albano. La notizia è stata resa nota durante una seduta aperta dell’Antimafia regionale sul tema della droga, tenutasi davanti a una scuola nel quartiere Sperone a Palermo.
Presa in contropiede, l’assessora ha risposto istintivamente: “Non posso rinnegare mio padre”. Questa affermazione ha scatenato polemiche politiche all’Assemblea regionale siciliana, costringendo Albano a rettificare in parte con una nota successiva. Ha spiegato di aver detto quelle parole a causa della concitazione per l’agguato subito e ha voluto precisare che non rinnega suo padre, ma rinnega la storia di suo padre.
Domenico Albano è morto in ospedale mentre era detenuto ed era implicato nella vicenda del bandito Salvatore Giuliano, come riportato nella relazione della Commissione nazionale antimafia del 1972 sui “rapporti tra mafia e banditismo in Sicilia”. Nuccia Albano ha ammesso di aver scoperto solo da adulta i problemi giudiziari di suo padre, ricordandolo come una figura paterna amata.
L’assessora ha sottolineato che è cresciuta senza la figura paterna e che sua madre le ha trasmesso il desiderio di giustizia e l’amore per la legalità. Ha affermato che tutta la sua vita è testimoniata da questa educazione e dal rispetto della giustizia. Nonostante ciò, le opposizioni alla giunta di Centrodestra alla regione siciliana, come Pd, M5s e Sud Chiama Nord, chiedono le dimissioni di Albano.
Il deputato regionale di Sud Chiama Nord, Ismaele La Vardera, che è anche vicepresidente della commissione regionale antimafia, ha rilanciato la notizia di Report. Ha sottolineato che la cosa più grave è che Albano è stata indicata da Totò Cuffaro, a sua volta condannato per mafia. Ha sollevato dubbi sul fatto che questa vicenda sia stata sempre nascosta e si è chiesto se Cuffaro e Renato Schifani, che è un suo assessore, fossero a conoscenza del passato di Albano.
Nonostante le polemiche, va sottolineato che Nuccia Albano ha una storia e una carriera importante. È stata la prima donna medico legale e ha partecipato all’autopsia sui corpi di Giovanni Falcone e Libero Grassi. La sua carriera è stata segnata dall’impegno per la legalità, nonostante le ombre del passato di suo padre.